Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Gallo, dissidente grillino: no al decreto sicurezza, severo solo con i reati minori

- di Simona Brandolini

NAPOLI È uscito dall’aula pur di non votare il dl sicurezza. Insomma la dissidenza grillina arriva anche alla Camera e risponde al nome di Luigi Gallo.

Onorevole Gallo perché non ha votato il decreto?

«Perché credo che la gente percepisca la sicurezza quando si tratta di lotta alle mafie, agli ecoreati. Sono sacrosanti i 360 milioni stanziati per le forze dell’ordine, ma con un decreto in cui si fa la guerra a reati minori come i sit-in dei cittadini in protesta, l’accattonag­gio e l’immigrazio­ne, sembra che non ci rivolgiamo ad affrontare i gravi problemi di illegalità di questo paese. Voglio ricordare che sia gli attivisti 5 stelle sia quelli leghisti hanno difeso chi manifestav­a per giuste cause. Contro la chiusura di presidi ospedalier­i, contro l’apertura di discariche, quando si difende la Costituzio­ne si arriva anche al blocco stradale, ora rischiano anche 6 anni di carcere».

Lei rivendica l’anima movimentis­ta dei 5 Stelle, si è persa?

«No, visto che continuiam­o le nostre battaglie. Il disordine pubblico va bloccato e contenuto, ma è diverso quando ci troviamo in manifestaz­ioni pacifiche. Per esempio nel caso della discarica sul Vesuvio si cercavano di bloccare camion che trasportav­ano rifiuti di cui non si conosceva la natura. Non possiamo criminaliz­zare la protesta. Questo governo deve dare segnali distensivi nei confronti dei cittadini e colpire le mafie».

Ma lei è fuori la linea di partito.

«Ormai non si tratta più di casi isolati, le criticità su questo decreto è stata espressa in maniera diffusa. Lo stesso Di Maio ha ammesso che ci sono problemi».

Non si sente un dissidente come Paola Nugnes o Gregorio De Falco?

«Credo che per questo decreto ci sia un malumore diffuso. Si riducono i canali di legalità per gestire l’accoglienz­a, penso alla chiusura degli Sprar che è un modello applicato dai nostri sindaci, e fa aumentare i fantasmi dell’illegalità. Siccome ci saranno problemi nell’applicazio­ne del decreto il governo abbia il coraggio di cambiare rotta».

Lei è uscito dall’aula, cosa ne pensa del procedimen­to contro Nugnes che ha fatto come lei?

«Il dibattito all’interno delle forze politiche è il sale della democrazia, mi sembra che tutti in questa fase abbiano sostenuto il governo e credo si stia facendo una prima manovra economica che abbia attenzione nei confronti dei cittadini. Da nessuno di noi c’è stata assenza di fiducia nel governo».

Cosa pensa del caso Di Maio?

«Che è pretestuos­o attaccarlo su vicende che non c’entrano con la politica».

Sul vicepremie­r penso che sia pretestuos­o attaccarlo su vicende che non c’entrano con la politica

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Critico Il deputato cinquestel­le Luigi Gallo

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