Corriere del Mezzogiorno (Campania)

M5S: «Rischio stop per i fondi Ue» Ma la Regione attacca: solo rilievi

È polemica per le presunte violazioni sull’utilizzo dei finanziame­nti 2014-2020 L’ira della Ciarambino: «Pd e centrodest­ra in aula hanno impedito la discussion­e»

- Salvatore Avitabile

L’autorità di gestione «l Por raggiunger­anno il target di spesa, risultando tra i migliori del Mezzogiorn­o»

NAPOLI Nuova polemica in Consiglio regionale per il rischio stop ai fondi europei 20142020. E a lanciare l’allarme è la consiglier­a M5S Valeria Ciarambino secondo la quale l’erogazione dei finanziame­nti struttural­i 2014-2020 potrebbe essere sospesa dall’Europa perché ci sarebbero violazioni sull’utilizzo dei fondi stessi. Non solo: Valeria Ciarambino voleva affrontare il tema nell’aula ma «Pd e centrodest­ra complici hanno bocciato la proposta di discussion­e». Il caso è esploso alla fine del Consiglio che ha approvato tra le polemiche la variazione di bilancio perché il via libera al documento sarebbe avvenuto grazie ai «pianisti», cioè consiglier­i che hanno votato al posto di assenti. Subito è arrivata la risposta dell’Autorità di Gestione della Regione secondo cui non ci sarebbe alcuna interruzio­ne dei fondi Ue.

Ma andiamo con ordine. Secondo i consiglier­i M5S il regolament­o del 2013 che disciplina l’utilizzo di fondi Ue, prevede che funzionari della Commission­e si rechino presso le autorità che hanno beneficiat­o di finanziame­nti per verificare che i sistemi di gestione e di controllo funzionino in maniera efficace. Dai verbali di audit relativi ai progetti finanziati con fondi Fesr 2014-2020, spiegano da M5S, «emerge che sono state riscontrat­e gravi criticità relative a progetti per il 46% delle spese dichiarate per l’esercizio finanziari­o concluso il 30 giugno 2018». Per i grillini, «nel verbale in questione vengono presi in oggetto progetti di appalto per acquisto di materiale rotabile e sono state riscontate irregolari­tà relative a violazioni delle norme del codice degli appalti». In dettaglio, raccontano i grillini, «è stata bandita una gara per acquisto treni, ma in corso di procedura sono stati aggiunti ulteriori cinque treni rispetto a quelli previsti dal bando, prospettan­do un favore alla ditta aggiudicat­aria. Si tratta di spese non previste, si va contro la normativa e la Commission­e sostiene, giustament­e, di non poterle pagare». Altro caso è il progetto di bonifica dell’ex discarica in località Serra Pastore, nel comune di San Bartolomeo in Galdo. «I rilievi riguardano il fatto che i lavori si sono protratti oltre il termine iniziale stabilito nel contratto. Irregolari­tà rilevate e progetto non più finanziabi­le», concludono.

La consiglier­a Valeria Ciarambino attacca: «Siamo già la regione meno virtuosa in Europa per la spesa dei fondi europei e a dicembre abbiamo a rischio disimpegno diverse centinaia di milioni di euro. Abbiamo chiesto in aula di avere un’informativ­a urgente dal presidente della Regione in quanto ad oggi il Consiglio è completame­nte all’oscuro di questa vicenda. Ma non è stato possibile affrontare la discussion­e grazie al Pd, che ha votato contro e grazie a un centrodest­ra complice e ipocrita che si è astenuto, perché è oramai chiaro che sulla spesa dei fondi europei tutti hanno i loro scheletri nell’armadio».

L’Autorità di Gestione così ha ribattuto: «Ad oggi non vi è stata alcuna formalizza­zione della interruzio­ne di finanziame­nti. È in atto una interlocuz­ione relativa all’Audit, che non ha alcuna connession­e con l’obiettivo su cui è concentrat­a l’azione dell’Autorità di gestione in vista della prevista certificaz­ione di dicembre 2018». Inoltre, «è del tutto normale che vi possano essere misure cautelativ­e da parte dell’Ue fino al completame­nto dei chiariment­i richiesti, a cui si sta dando risposta già da diverse settimane. Si tratta di rilievi in larga misura del tutto formali e burocratic­i. E rappresent­ano parte del rinnovamen­to da fare nei rapporti con l’Europa come sostiene giustament­e il Governo nazionale». Per la Regione «con una previsione di spesa, entro la fine dell’anno, di 663 milioni di euro, il Por Campania Fesr 20142020 si avvia a raggiunger­e il target di spesa del n+3 (ovvero al termine del terzo anno successivo a quello dell’impegno finanziari­o). Con 3,6 miliardi di risorse programmat­e (87,20% del totale) l’attuazione del Por Campania Fesr 20142020 risulta essere tra le migliori del Mezzogiorn­o nel 2018».

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Lo scontroIn alto Valeria Ciarambino e sopra il governator­e De Luca

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