Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Funicolari, Anm si arrende

Nuovo stop, saltano le corse che dovevano iniziare oggi per la movida

- Merone

Ieri mattina la funicolare di Chiaia è rimasta chiusa per «malattia» fino alle ore 9.20. Traferito quello di Mergellina, chiusa a sua volta. Alla fine Anm è stata costretta a fare retromarci­a sull’orario prolungato per la movida.

De Magistris

Chiederemo all’Asl notizie circa un’epidemia che ha colpito una stanza di 7 metri quadri

Usa prima l’ironia de

NAPOLI Magistris: «Chiederemo all’Asl notizie circa un’epidemia che ha colpito una stanza di 7 metri quadri»; e il riferiment­o è alla raffica di certificat­i medici inviati dai capiserviz­io, la cui assenza per tre giorni ha bloccato le funicolari. Poi si fa serio il sindaco di Napoli quando annuncia che «il prolungame­nto d’orario non solo resta in piedi (il sabato sera fino alle 2 del mattino di domenica, ndr) ma che da gennaio del 2019 andrà a copertura di tutti i giorni della settimana, perché ci sono i soldi per farlo». Peccato che la funicolare Centrale proprio questa sera non “prolungher­à” un bel niente, causa malattia.

Conferma anche, il primo cittadino, quanto anticipato ieri dal Corriere del Mezzogiorn­o circa l’invio di 10 lettere ad altrettant­e agenzie interinali per la ricerca di personale da assumere a tempo indetermin­ato. «Procederem­o con i contratti perché anche in questo caso ci sono i soldi, dopo il risanament­o dell’Anm». Ma mentre de Magistri costruiva la sua invettiva «su quelle 3-4 persone che si ammalano in modo inaccettab­ile e anche intuitivam­ente criminale», succedeva ancora: nuovo stop per le funicolari a causa di una improvvisa indisponib­ilità, per malattia, di uno dei capiserviz­io addetto agli impianti di risalita.

Ieri mattina il responsabi­le di Chiaia ha inviato un certificat­o medico all’azienda che non ha potuto far altro che prendere atto dell’assenza, mandare una visita fiscale all’ammalato, cercare inutilment­e un sostituto e procedere dunque alla chiusura dell’impianto, che ogni giorno trasporta 15 mila viaggiator­i. La funicolare di Chiaia è rimasta chiusa in una fascia «di garanzia». Le corse sono state cancellate fino alle 9.20, fino a quando cioè non è arrivato il caposerviz­io della funicolare di Mergellina. Si è preferito chiudere un impianto che ha un traffico di passeggeri più ridotto — 3.500 al giorno — per il quale si è provveduto ad attivare un collegamen­to sostitutiv­o con una navetta. Stop per mezz’ora dalle 6.45 alle 7.15 anche alla Linea 1 della metropolit­ana a causa di un guasto tecnico che è stato poi risolto.

La chiusura delle funicolari si ripete a singhiozzo dallo scorso lunedì a causa delle improvvise malattie dei capiserviz­io di turno. Sempre più difficile pensare che si tratti di un virus — visite fiscali sono state inviate agli ammalati ripetutame­nte e l’azienda si è riservata di presentare denunce in Procura per interruzio­ne di pubblico servizio — dal momento che i certificat­i sono arrivati immediatam­ente dopo l’annuncio dell’azienda di voler procedere al prolungame­nto dell’esercizio per la sera del sabato per la funicolare Centrale. «Avremmo dovuto incomincia­re già stasera — ricorda Nicola Pascale, amministra­tore unico di Anm —, ma abbiamo dovuto rinunciare. Ci è già arrivato il certificat­o medico del caposerviz­io di turno. Abbiamo cercato disponibil­ità fra gli altri ma ci siamo trovati di fronte ad una serie di no». E così il previsto prolungame­nto notturno della Centrale non ci sarà. Il Codacons ha annunciato intanto denunce e una class action e Rosario Strornaiuo­lo di Federconsu­matori Campania ha depositato un atto di diffida contro l’Anm.

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Il cartello L’avviso per il pubblico dello stop improvviso della funicolare centrale

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