Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Natale, si illuminano Chiaia e Barra «Napoli appetibile con servizi migliori»
Luci accese dal presidente di Bulgari Italia
NAPOLI Ieri pomeriggio alle 18 in punto, via Filangieri a Chiaia e piazza de Franchis a Barra sono state illuminate in contemporanea da un’installazione natalizia luminosa. Luci d’artista firmate Bulgari che ha raccolto la sfida di “reinventare l’arte del Natale” — non solo nel salotto buono e patinato dello shopping, ma anche in periferia — per celebrare i venti anni di presenza a Napoli con la boutique che fu inaugurata da una abbagliante Claudia Schiffer.
Ieri Tiziana Cuscunà, direttore generale Bulgari Italia, ha acceso l’installazione. Una cerimonia accompagnata dalla fanfara dei carabinieri che ha coinvolto tutto il centro in una festa prenatalizia.
Come mai avete pensato di includere Barra nei vostri progetti per Napoli?
«Siamo storicamente attenti alle periferie e ogni anno, in una città che ci sta particolarmente a cuore e dove vogliamo sottolineare il segno di una nostra presenza partecipe, portiamo avanti un progetto speciale. Lo scorso Natale abbiamo portato le luci a Milano con uno schema analogo: installazioni parallele in piazza della Scala e a Quarto Oggiaro. Quest’anno siamo a Napoli a festeggiare i nostri venti anni con luci originali realizzate da un light designer che ha studiato come enfatizzare la bellezza dei due diversi angoli della città e sui quali ci siamo concentrati».
E la scelta come è caduta su Barra?
«Ce lo ha suggerito il Comune e noi abbiamo accettato con grande piacere».
Come giudica l’esperienza a Napoli maturata dalla sua azienda in questi venti anni?
«Napoli per noi è una città speciale. La prima in Italia dove la maison, nel 1881, ha aperto un negozio che era in via Calabritto. Poi ci fu Roma e tutta una lunga storia che è venuta poi. Non è un caso se questa installazione luminosa in centro e a Barra strizza l’occhio da lontano alla Capitale, si ispira infatti alle linee del portale d’ingresso dello storico negozio di via Condotti. Ciascun arco è coronato dalla stella ad otto punte, simbolo universale di equilibrio ed ordine cosmico e nostra icona».
Via Calabritto prima, poi via Filangieri dove l’apertura della vostra boutique ha cambiato il volto della strada trasformandola nella nuova promenade del lusso. Ma c’è ancora spazio nel centro delle grandi città per il commercio tradizionale?
«Io credo di sì. Ci fa certamente piacere aver fatto da battistrada per tanti altri marchi prestigiosi del lusso. Ma questo non significa mettere in ombra negozi storici dal profilo meno internazionale. Per resistere credo occorra savoir faire, tradizione e un reale radicamento sul territorio. Ma è assolutamente possibile e questa compresenza fa bene a tutti».
Molte boutique del lusso
” Questa è una città speciale La prima in Italia dove la maison, era il 1881, ha aperto un proprio negozio
Siamo da sempre attenti alle periferie Anche per enfatizzare la bellezza di due aree diverse tra loro
a Napoli vincono a mani basse la gara dello shopping, realizzando fatturati di grandissimo rilievo. Bulgari ha lo stesso riscontro?
«Di numeri non parliamo, ma di una clientela fortemente fidelizzata sì. Ci ha seguito nel tempo e ha premiato la nostra scelta di essere sul territorio con costanza. Ne abbiamo conquistato il favore e ne siamo molto soddisfatti».
È la sua prima volta a Napoli?
«No, sono in Bulgari da diciannove anni e sono già stata altre volte qui».
E secondo lei qual è il punto di debolezza della città?
«Non la conosco così profondamente, ma di certo direi che occorrono più investimenti sul turismo. La città all’estero è molto meno nota di quanto dovrebbe essere rispetto al suo valore. Potenziare i servizi potrebbe essere un primo passo per renderla più appetibile. In altri centri dove siamo vedo un turismo più vivace, di altissimo livello. E magari sono città assolutamente meno belle».
Lei da dove arriva? «Sono di Roma».
Altra città difficile. «Direi piuttosto altra città bellissima. La sfida è far splendere la bellezza. E questo è il nostro mestiere e ci piace portarlo anche per le strade e farle brillare. E per questo Natale direi che a Napoli ci siamo riusciti».