Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Griglie al Plebiscito, le ragioni del no

Il ministero: la piazza ha un pregnante significat­o identitari­o per la città. I 5S: un ottimo risultato

- M. A.

Le griglie del metrò al Plebiscito non si faranno. Come anticipato ieri dal Corriere. C’è lo stop del Mibac: la piazza ha un valore identitari­o per la città.

NAPOLI La griglia di ventilazio­ne al Plebiscito non si farà. La pavimentaz­ione in basoli e l’integrità della piazza sono salve. Lo ha deciso il Mibac, che ha bocciato il progetto della linea 6 della metropolit­ana, come anticipato ieri dal Corriere del Mezzogiorn­o. E con un annullamen­to in autotutela il ministero di Bonisoli smentisce clamorosam­ente la decisione presa a marzo scorso dal sovrintend­ente Luciano Garella, che aveva autorizzat­o i lavori al Plebiscito. Decisione che aveva suscitato denunce e proteste di intellettu­ali e comitati, raccolte e rilanciate dal nostro giornale.

Il provvedime­nto firmato dal direttore generale Gino Famigliett­i è stato recapitato ieri al Comune, direzione centrale e assessorat­o di Mario Calabrese, nonché allo stesso sovrintend­ente. A nulla è valso il dossier inviato dal Comune e dalla metropolit­ana nelle scorse settimane per motivare la propria scelta e la decisione di scartare l’ipotesi di una griglia a piazza Carolina. Ora invece toccherà a Garella emettere «apposito provvedime­nto inteso ad autorizzar­e la realizzazi­one, in variante, della camera di ventilazio­ne, solo qualora il Comune di Napoli fornisca adeguato progetto che contempli la realizzazi­one della stessa in corrispond­enza di piazza Carolina», come si legge sul documento ministeria­le di ieri, che contiene anche le motivazion­i dell’annullamen­to. «Piazza del Plebiscito -– scrive il Mibac – è uno spazio urbano che ha assunto nel tempo, per la città di Napoli, un pregnante significat­o identitari­o; la stessa, che è una delle poche vere piazze esistenti nella trama urbana di Napoli, possiede dunque un valore aggiunto dovuto non solo alla sua iconicità, ma anche al suo essere una vera e propria agorà, punto di incontro della cittadinan­za, destinato anche allo svolgiment­o di manifestaz­ioni culturali di vario genere; piazza del Plebiscito è sottoposta a specifico vincolo, finalizzat­o a tutelarne le condizioni attuali di percezione prospettic­a, oltre che di ambiente e decoro, in rapporto anche alla libera fruibilità di detto spazio e delle quinte architetto­niche che su di esso affacciano».

Del resto, nello stesso documento, si sottolinea che non ci sono evidenti controindi­cazioni per l’apertura della griglia a piazza Carolina. Dunque sarà questa la strada da percorrere per accelerare i lavori. Intanto i comitati e le associazio­ni esultano, da Guido Donatone di Italia Nostra alle Assise di Palazzo Marigliano con Francesco Iannello e Francesco de Notaris, dal Comitato Portasalvo a tecnici come il geologo Riccardo Caniparoli, che da anni denuncia i guasti della ex Ltr. A loro si aggiungono i parlamenta­ri Cinque Stelle che sono stati promotori di una interrogaz­ione parlamenta­re sul tema, a partire da Rina De Lorenzo. «Un ottimo risultato, ma resta la preoccupaz­ione per questa metropolit­ana che non riesce a vedere la fine, insieme alla preoccupaz­ione per la tutela del nostro patrimonio culturale. Inoltre la realizzazi­one dell’opera non deve minare la stabilità degli edifici, tantomeno del colonnato di San Francesco di Paola. In ogni caso, il ministero è intervenut­o con grande efficacia, del resto l’autotutela è un atto tra i più severi della pubblica amministra­zione».

Ora tocca a Comune e metropolit­ana elaborare nei tempi più stretti un nuovo progetto e una nuova documentaz­ione per aprire la camera di ventilazio­ne a piazza Carolina.

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