Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Salta il consiglio sulla mobilità In aula mancano de Magistris, maggioranza e assessore ai vigili
L’ex pm: era una riunione importante, recupereremo
Proviamo a immaginare quale tensione dovrebbe esserci in un Consiglio comunale convocato per la seconda volta, dopo il flop della prima, per discutere di mobilità.
NAPOLI Proviamo a immaginare quale tensione dovrebbe esserci in un Consiglio comunale convocato per la seconda volta, dopo il flop della prima, per discutere di Mobilità mentre l’azienda di trasporti (l’Anm) ha chiesto il concordato preventivo e contestualmente c’è un’udienza in Tribunale che valuta il piano concordatario di rientro dei debiti. Eppoi, mentre 120 cantieri sono aperti contemporaneamente in città e le grate di piazza Plebiscito vengono bocciate dal ministero. Il tutto, mentre la più grande strada d’accesso alla città, via Marina, è un cantiere abbandonato col rischio di dover restituire a marzo i soldi che l’Europa ha stanziato. E non solo. Pensiamo poi per un attimo che il Natale è alle porte e che in città c’è già un traffico esplosivo ma nessuno si cura di predisporre un piano traffico. E invece? Invece succede che a Napoli, il Consiglio comunale convocato per discutere di Mobilità — che non è un tema ma «il tema» — non raggiunge il numero legale. E, cosa più incredibile, il sindaco è assente, come assente è l’assessore alla polizia municipale, Alessandra Clemente. Un flop, dunque. E che flop! Al punto che scatena la rabbia sia di chi in aula c’era, che di chi dall’aula è uscito per sfidare la maggioranza (quale?) sui numeri. E fa rumore la presa di posizione di chi è in maggioranza, come Nino Simeone, che senza peli sulla lingua dice: «Non discutere di un argomento che incide negativamente sulla vivibilità dei napoletani è una questione di mancanza di sensibilità. Mi vergogno di far parte di questa maggioranza». Parole forti che, purtroppo, non sembrano scuotere la maggioranza, al suo quarto flop in circa un mese in consiglio comunale, a riprova che il sindaco riesce a trovare i voti quando in aula arriva il bilancio, che se non votato determina lo scioglimento dell’aula. Poi basta. Anche eprché ci sono consiglieri di Dema che non lo seguono più. E ci son i Verdi che sono usciti dalla maggioranza. Mentre altri, come Agorà di Simeone e Sfasteriati, attendono segnali politici dal sindaco che non arrivano.
«Adesso ci aspettiamo dal sindaco de Magistris azioni dirette e incisive a supporto delle nostre argomentazioni in tema di trasporti, di mobilità e di viabilità. Occorre fare presto. Il sindaco deve prendere decisioni immediate e risolutive se si vuole far uscire la città dall’ imbuto in cui si è finiti». Parole che portano la firma di Langella e Simeone di Agorà, per i quali l’aula «si è persa una buona occasione per affrontare questioni che incidono direttamente sulla vivibilità dei napoletani che da tempo ritengono questa amministrazione in affanno e incapace di trovare soluzioni tangibili». I consiglieri inoltre giudicano «insufficiente, fantasiosa e priva del piano traffico» la relazione dell’assessore ai Trasporti, Mario Calabrese, e stigmatizzano l’assenza in aula dell’assessore con delega alla Polizia municipale, Alessandra Clemente.
Dure critiche sono venute anche da esponenti dell’opposizione come David Lebro (La città) che ha puntato il dito contro l’assenza in aula di de Magistris, impegnato in un’iniziativa con il ministro della Giustizia al carcere di Secondigliano. «Con tutti i disagi che vivono cittadini e turisti che invadono la città, la maggioranza, per problemi politici, si sottrae al confronto su un tema così delicato». Come dargli torto? E de Magistris? Si limita a dire: «Importante il Consiglio sulla mobilità, lo recupereremo presto. Mai come ora sarebbe stato utile un dibattito visto anche le ultime gravi vicende che stanno accadendo e su cui stiamo lavorando». Peccato, però, che nemmeno lui ci fosse a rispondere «presente».
Il primo cittadino: recupereremo «L’appuntamento era sicuramente importante, lo recupereremo presto»