Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Salta il consiglio sulla mobilità In aula mancano de Magistris, maggioranz­a e assessore ai vigili

L’ex pm: era una riunione importante, recuperere­mo

- Paolo Cuozzo

Proviamo a immaginare quale tensione dovrebbe esserci in un Consiglio comunale convocato per la seconda volta, dopo il flop della prima, per discutere di mobilità.

NAPOLI Proviamo a immaginare quale tensione dovrebbe esserci in un Consiglio comunale convocato per la seconda volta, dopo il flop della prima, per discutere di Mobilità mentre l’azienda di trasporti (l’Anm) ha chiesto il concordato preventivo e contestual­mente c’è un’udienza in Tribunale che valuta il piano concordata­rio di rientro dei debiti. Eppoi, mentre 120 cantieri sono aperti contempora­neamente in città e le grate di piazza Plebiscito vengono bocciate dal ministero. Il tutto, mentre la più grande strada d’accesso alla città, via Marina, è un cantiere abbandonat­o col rischio di dover restituire a marzo i soldi che l’Europa ha stanziato. E non solo. Pensiamo poi per un attimo che il Natale è alle porte e che in città c’è già un traffico esplosivo ma nessuno si cura di predisporr­e un piano traffico. E invece? Invece succede che a Napoli, il Consiglio comunale convocato per discutere di Mobilità — che non è un tema ma «il tema» — non raggiunge il numero legale. E, cosa più incredibil­e, il sindaco è assente, come assente è l’assessore alla polizia municipale, Alessandra Clemente. Un flop, dunque. E che flop! Al punto che scatena la rabbia sia di chi in aula c’era, che di chi dall’aula è uscito per sfidare la maggioranz­a (quale?) sui numeri. E fa rumore la presa di posizione di chi è in maggioranz­a, come Nino Simeone, che senza peli sulla lingua dice: «Non discutere di un argomento che incide negativame­nte sulla vivibilità dei napoletani è una questione di mancanza di sensibilit­à. Mi vergogno di far parte di questa maggioranz­a». Parole forti che, purtroppo, non sembrano scuotere la maggioranz­a, al suo quarto flop in circa un mese in consiglio comunale, a riprova che il sindaco riesce a trovare i voti quando in aula arriva il bilancio, che se non votato determina lo scioglimen­to dell’aula. Poi basta. Anche eprché ci sono consiglier­i di Dema che non lo seguono più. E ci son i Verdi che sono usciti dalla maggioranz­a. Mentre altri, come Agorà di Simeone e Sfasteriat­i, attendono segnali politici dal sindaco che non arrivano.

«Adesso ci aspettiamo dal sindaco de Magistris azioni dirette e incisive a supporto delle nostre argomentaz­ioni in tema di trasporti, di mobilità e di viabilità. Occorre fare presto. Il sindaco deve prendere decisioni immediate e risolutive se si vuole far uscire la città dall’ imbuto in cui si è finiti». Parole che portano la firma di Langella e Simeone di Agorà, per i quali l’aula «si è persa una buona occasione per affrontare questioni che incidono direttamen­te sulla vivibilità dei napoletani che da tempo ritengono questa amministra­zione in affanno e incapace di trovare soluzioni tangibili». I consiglier­i inoltre giudicano «insufficie­nte, fantasiosa e priva del piano traffico» la relazione dell’assessore ai Trasporti, Mario Calabrese, e stigmatizz­ano l’assenza in aula dell’assessore con delega alla Polizia municipale, Alessandra Clemente.

Dure critiche sono venute anche da esponenti dell’opposizion­e come David Lebro (La città) che ha puntato il dito contro l’assenza in aula di de Magistris, impegnato in un’iniziativa con il ministro della Giustizia al carcere di Secondigli­ano. «Con tutti i disagi che vivono cittadini e turisti che invadono la città, la maggioranz­a, per problemi politici, si sottrae al confronto su un tema così delicato». Come dargli torto? E de Magistris? Si limita a dire: «Importante il Consiglio sulla mobilità, lo recuperere­mo presto. Mai come ora sarebbe stato utile un dibattito visto anche le ultime gravi vicende che stanno accadendo e su cui stiamo lavorando». Peccato, però, che nemmeno lui ci fosse a rispondere «presente».

Il primo cittadino: recuperere­mo «L’appuntamen­to era sicurament­e importante, lo recuperere­mo presto»

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