Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Plebiscito, ecco la squadra vincente
porticato di San Francesco di Paola (oltre ai parlamentari Cinque Stelle Rina Valeria De Lorenzo e Franco Ortolani e il piddino Paolo Siani) c’erano anche l’architetto Giulio Pane, del Comitato Centro Storico Unesco, il geologo Riccardo Caniparoli che da anni lancia allarmi sui guasti della linea 6 della metropolitana, a partire dalla Riviera di Chiaia e dalla Villa Comunale. E poi Marta Herling, segretario generale dell’Istituto italiano per gli studi storici. Fu lei, nell’occasione, a salutare con entusiasmo il ritorno in piazza degli intellettuali, alcuni dei quali si erano ribellati anni prima al restauro della Villa Comunale di Mendini. Del resto Marta Herling raccoglie il testimone della zia Alda Croce, che fu tra i fondatori di Italia Nostra ed ebbe sempre a cuore le battava, glie ambientaliste, come quella contro l’ecomostro di Fuenti. Altra associazione che l’8 ottobre si presentò alla protesta, il Fai con il suo presidente regionale Maria Rosaria de Divitiis, anche lei attenta sentinella in difesa del territorio. A firmare l’appello contro le griglie al Plebiscito ci sono state poi anche altre associazioni: Insieme per Napoli, Associazione Mario Brancaccio, Cittadinanza Atti- Volontari per Napoli di Luigi Rispoli, Iniziativa Meridionale di Lello Candido, il Comitato Valori collinari di Gennaro Capodanno, Confimprese di Enzo Perrotta, Comitato Chiaia viva e vivibile di Caterina Rodinò, Comitato civico Aniello Falcone di Mauro Bocassini e il Comitato Portosalvo di Antonio Pariante. È proprio quest’ultimo a sollevare ora l’interrogativo: cosa accadrà se Comune e sovrintendenza faranno ricorso al Tar contro la decisione del Mibac? Si rischia davvero di bloccare la realizzazione dell’opera. Sarebbe bene, quindi, che sindaco de Magistris, sovrintendente Garella, assessore Calabrese e presidente della metropolitana Cascetta — «sconfitti» dopo la decisione ministeriale — si adoperassero per trovare una soluzione progettuale adeguata per ottenere subito l’ok del Mibac. Altrimenti, aggiunge Pariante, «farebbero bene a rimuovere la targa dell’Unesco dal centro storico di Napoli per indegnità».
Profilo basso «Nessuna smania di protagonismo, ma solo lavori che siano svolti nella legalità»