Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Puglia (M5S): «Nessun rischio Incentiveremo le vetture ecologiche»
Sergio Puglia, 46enne senatore originario di Portici, al suo secondo mandato da parlamentare per il M5S, chiarisce la posizione dei pentastellati sulla ecotassa per le auto inquinanti in risposta anche alle critiche e preoccupazioni piovute ieri dai lavoratori dello stabilimento Fca di Pomigliano d’Arco. Dice: «Bisogna innanzitutto fare la dovuta chiarezza e sgomberare il campo da ogni equivoco. Non stiamo parlando di una tassa sull’esistente, ma di un’imposta su auto inquinanti relative a investimenti futuri, dove per investimenti s’intende anche la ricerca. Quindi tutto ciò che è futuro».
Una misura prevista?
«Sì, una misura già prevista nel nostro contratto di governo che segue una logica ben precisa, ovvero che per incentivare gli investimenti e le ricerca su modelli di mobilità ecosostenibile. Non si può fare a meno di disincentivare i futuri investimenti che vogliono andare ancora verso modelli di mobilità inquinante, che oltre ad essere dannosi per la salute sono anche un investimento a perdere. Dobbiamo difendere il lavoro di oggi e di domani. Ora dobbiamo agire, si è già perso troppo tempo. Dobbiamo subito chiarire che il futuro deve cominciare ora, e non come abbiamo sempre fatto, aspettando che gli altri lo facciano costringendoci a rincorrere il mercato. Se iniziamo adesso, i costi della ricerca verranno diluiti meglio nel tempo con benefici anche in termini di costo del prodotto finale. Questo si traduce in risparmio per i cittadini e competitività per le nostre imprese».
Anche i sindacati si dicono preoccupati.
«Con i sindacati abbiamo un confronto costante, ma dovrebbero essere gli stessi sindacati a porre una questione alle case costruttrici. Non è affatto un mistero che ci sono dei progetti di auto ibride e di vetture elettriche al 100% che giacciono nei cassetti da anni e che rientrano proprio tra quei modelli che beneficeranno dei futuri bonus. Ecco, bisogna tirare fuori quei progetti dai cassetti e cominciare a dar loro una forma. Con nuovi tipi di progettazioni che andranno incontro a una domanda di mercato che costituisce già il presente, i livelli occupazionali potranno soltanto crescere in organico e in competenze».
Se non eliminata come si può modificare in meglio una norma che rischia di pesare anche sulle fasce più deboli?
«Siamo già al lavoro per ricalibrare il sistema di incentivazione. Intanto prevediamo già che il 60% dei modelli per i quali ci sarà un incentivo sono diesel. Nessuno sarà penalizzato, possono stare tranquilli costruttori e lavoratori».
” I futuri bonus saranno beneficiati dai modelli che valorizzano l’ibrido e i mezzi elettrici