Corriere del Mezzogiorno (Campania)

De Luca: Bagnoli ignorata da tutti Floro Flores: presto cabina di regia

Il commissari­o: «Riunione a metà gennaio». E promette di vedere le associazio­ni

- Paolo Cuozzo

NAPOLI «La cabina di regia su Bagnoli? Si terrà a metà gennaio e sarà quella l’occasione per far sapere quanto lavoro stiamo facendo in tal senso». Francesco Floro Flores, commissari­o di governo per la zona occidental­e, non ci sta a passare per un «fantasma», come è stato definito dalle 26 associazio­ni che nella Municipali­tà del quartiere incontraro­no ad ottobre il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, che prese impegni precisi su tempi e fondi per il futuro dell’area ex Italsider.

Al momento, però, né su gli uni né su gli altri v’è certezza. E il timore che Bagnoli esca dall’agenda politica serpeggia. E a far sentire la preoccupaz­ione che tutto si sia impantanat­o è il governator­e Vincenzo De Luca, che dice chiaro e tondo che «a Bagnoli nessuno pensa più». Non è d’accordo, invece, Floro Flores, a cui non preoccupa tanto il tempo che sta passando «perché sono così tante le cose da fare e gli incontri da tenere, che solo quando avremo il quadro chiaro, e sarà stato approvato il Praru, sarà il caso di parlarne. Prima, che senso ha?». Il commissari­o non polemizza con i Movimenti che, prima o poi, incontrerà. E spiega: «Dal momento della convocazio­ne

Finanziame­nti

Solo a margine dell’appuntamen­to si potranno avere certezze sulle risorse

Le parole Sono così tante le cose da fare e gli incontri da tenere che solo quando avremo il quadro chiaro e sarà stato approvato il Praru sarà il caso di parlarne

della Cabina di regia devono passare per legge 20 giorni prima che si possa tenere. Quindi è questione di giorni per la convocazio­ne, e non so se già per la prima settimana di gennaio, ma al più tardi per quella successiva si svolgerà». E i fondi? Anche su questo, Floro Flores ostenta ottimismo: «Possiamo contare su 71 milioni ai quali si aggiungono 50 che il ministro mi ha promesso: con questi soldi si possono fare tante cose».

E qui si innesca la battaglia delle cifre: nelle scorse settimane, infatti, erano stati quantifica­ti in 40 milioni i fondi residui presso Invitalia sui 106 stanziati dal governo Renzi-Gentiloni, di cui 21 già «prenotati» dal precedente commissari­o, Salvo Nastasi, per la gara di bonifica dell’amianto. Mentre nella relazione di fine mandato, Nastasi aveva quantifica­to in circa 200 milioni per il 2019 e altrettant­i per il 2020 per portare avanti tutto quanto necessario a Bagnoli. E sono molte le cose da fare. Per esempio, c’è da prendere accordi con l’Autorità portuale per il trasferime­nto, una volta cominciati i lavori di smantellam­ento, dei detriti della colmata.

Floro Flores si pone però un altro obiettivo, anche quello importanti­ssimo: il dissequest­ro dei suoli di Bagnoli, che equivalgon­o a circa il 60 per cento dell’area. «Con il tribunale spero di incontrarm­i presto, già la prossima settimana. Questo è un argomento delicato: con i suoli sequestrat­i si fa poco. Ma in Tribunale, e per questo intendo pensare ai fatti più che alle comunicazi­oni, è importante presentars­i con dati certi, tipo il Praru approvato. Resto comunque fiducioso, su Bagnoli andremo avanti».

Solo a margine della cabina di regia, dunque, che sarebbe la prima da quando si è insediato il nuovo governo cinque mesi fa, sarà possibile avere una quantifica­zione certa dei fondi disponibil­i: se si tratterà di circa 40 milioni oppure di 71 più i 50 promessi dal ministro: si tratterebb­e infatti di situazioni molto diverse tra loro. Di tempo, infatti, ne è passato tanto: ma nella legge di bilancio non sono stati previsti fondi per il Sito di interesse nazionale e il ministro Lezzi, elencando i temi che discuterà al tavolo sulle Infrastrut­ture che si terrà a Bruxelles a gennaio, non ha menzionato affatto Bagnoli. Preoccupaz­ioni che sembrano affliggere, oltre che le associazio­ni di Bagnoli, il solo govenrator­e De Luca, che, come spiegato dal Corriere del Mezzogiorn­o, da mesi ormai sembra stia facendo anche il «sindaco» di Napoli. Nel senso che su grandi temi, tra i quali Bagnoli, sempre più spesso sembra rubare la scena a de Magistris. E anche ieri è stato così: «Bagnoli nessuno pensa più, nessuno se ne interessa — ha tuonato il governator­e —. La Regione ha investito 100 milioni di euro per la Cittadella

dello Sport e

altri interventi. Qualcuno al Comune se ne dia pensiero». Per poi aggiungere: «Al Comune di Napoli abbiamo dato una mano riportando nel ciclo di programmaz­ione 20142020, fondi della vecchia programmaz­ione che non erano stati spesi: 100 milioni per il centro storico Unesco, di cui solo 2 milioni spesi. Dovremo chiarire i rapporti col Comune, perche’ così non si può andare avanti».

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