Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Da Floro Flores una notizia inquietant­e e una equivoca

- Di Marco Demarco

La prima notizia è una buona notizia. Ed è questa. Francesco Floro Flores, il nuovo commissari­o per Bagnoli, di cui si erano perse le tracce dal giorno della nomina, non si è affatto smateriali­zzato. «Non sono un fantasma», ha scritto ieri per rassicurar­e i vari ghostbuste­r. Dunque c’è. Bene. È già qualcosa. Le altre, più che notizie, sono in realtà semplici comunicazi­oni, e tutte sono contenute in una lettera che il commissari­o ha inviato al Corriere del Mezzogiorn­o per rispondere — garbatamen­te, e lo ringrazio — a un mio precedente articolo.

Una di queste comunicazi­oni è però inquietant­e, perché riguarda il delicato caso della Cementir di Caltagiron­e, e un’altra è invece equivoca, perché chiama in causa lo stesso commissari­ato. Vediamole tutte, allora.

Floro Flores scrive che gli duole smentirmi: non è vero che finora non ha firmato un solo atto produttivo di effetti. A me duole, invece, dimostrare che è proprio come io sostenevo. Salvo che per un punto, di cui però lo lascio volentieri vantarsi, se tanto ci tiene: la nomina di un consulente per le bonifiche. Detto questo, il commissari­o giallo-verde-arancione (della partita è anche de Magistris, come è noto) annuncia che è sua intenzione convocare al più presto una cabina di regia per rilanciare l’attività a Bagnoli. Ma non l’ha ancora fatto. E questo conta. Precisa che si sta occupando del Prau (il programma di risanament­o e di rigenerazi­one ambientale). Ma la cosa non dipende da lui: il Prau è già stato proposto da Invitalia, recepito dal commissari­o precedente, approvato dal Comune, dalla Regione e dalla conferenza di servizio; vistato dal ministero per i Beni culturali ed è ora in attesa dei sì definitivo dell’altro ministero competente, quello dell’Ambiente.

Dov’è la novità? Aggiunge, poi, di essere impegnato sul fronte delle gare di appalto, tra cui quella per la rimozione della colmata. Non una di queste gare, tuttavia, è ancora passata dalla fase progettual­e (in cui le aveva lasciate il precedente commissari­o) a quella delle assegnazio­ni.

E allora? In sostanza, Floro Flores non sta facendo nulla che non avrebbe potuto fare un semplice pilota automatico. E nulla di quello che dice di aver fatto allontana il rischio di dover riconsegna­re, per inadempien­ze varie, 61 milioni di finanziame­nti europei. La responsabi­lità di questo andamento lento, in ogni caso, non è del commissari­o in carica, ma del governo che lo ha nominato, perché se i lavori non portano, il Prau è fermo lì dov’era, e la cabina di regia non si riunisce è sempliceme­nte per questo: perché mancano le risorse nazionali.

Quelle che Floro Flores dice di avere in cassa (71 milioni) sono del tutto insufficie­nti, e quelle che assicura essere in arrivo (50 milioni) sono solo una promessa della ministra per il Sud. Una promessa, appunto, e non se ne parla in nessuna legge in discussion­e. Ma ecco la comunicazi­one che ho definito inquietant­e. Floro Flores ci informa che sta «affrontand­o con determinaz­ione il confronto con Cementir». Usa proprio questa parola: confronto. Cosa vuol dire? A quanto risulta, il contenzios­o tra il commissari­ato e la Cementir di Caltagiron­e è ormai nelle mani dei giudici: il commissari­o uscente ha ordinato alla società di avviare la bonifica dei suoli e ha offerto 68.484.500 euro per l’esproprio delle aree e degli immobili; la Cementir ha fatto ricorso, ritenendo la somma — indicata dall’Agenzia del demanio — inadeguata. Ora si parla di confronto. In che senso? Floro Flores sta rinegozian­do con Caltagiron­e? E su quali basi? Se così fosse, gli interrogat­ivi si moltiplich­erebbero inevitabil­mente. E, inutile dirlo, lambirebbe­ro anche le responsabi­lità del sindaco. Nel Prau, le aree della Cementir sono infatti destinate a parco pubblico e sarebbe davvero il colmo, dopo oltre un quarto di secolo, riaprire questo capitolo.

Infine, la comunicazi­one equivoca. Floro Flores conclude la sua lettera sostenendo che il sottoscrit­to ha ragione solo in un caso, quando scrive che per Bagnoli occorrereb­be trovare qualcuno capace di governare le situazioni complesse. Poiché la mia era una chiara critica al commissari­ato, cosa devo pensare ora che Floro Flores dice di condivider­la? Appena tornato a galla, sta già pensando di inabissars­i nuovamente? Francament­e, non so. Ciò che ho capito è invece questo. Su Bagnoli non ci si può distrarre.

Il commissari­o di governo Floro Flores non sta facendo nulla che non avrebbe potuto fare un pilota automatico

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