Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Morte annunciata per anni d’incuria
Caro direttore, le foto del Viale Virgilio senza i meravigliosi pini ci mostrano uno scenario post bombardamento. Una delle strade più caratteristiche della città umiliata e sfregiata in modo permanente,fino ad apparire una triste landa degradata e vuota. I napoletani dovrebbero con rabbia e dolore protestare per quanto accaduto, per l’incuria pluriennale che ha consentito alla malattia di queste meravigliose piante di aggredirle fino a portarle alla morte,nonostante esistono trattamenti specifici che ,come dicono esperti agronomi,avrebbero evitato questo scempio. La totale aggravante è che non è nemmeno stato fatto un tentativo per tutelare e salvare un patrimonio assoluto in primis dei napoletani e poi del turismo che ha visto cancellare una delle cartoline più belle della città. Sarebbe il caso di organizzare una giornata di lutto cittadino per quanto accaduto e quanto abbiamo perso. Sarebbe il caso di far rispondere delle loro responsabilità amministratori e poiliticanti che mentre i pini napoletani morivano giocavano a organizzare festicciole sul Lungomare Liberato o si occupavano di costruire movimenti politici per programmare le prossime poltrone che sperano di occupare. Ma occorre anche reagire con la proposta. Come operatori del turismo abbiamo da tempo denunciato l’imbarazzante gestione della tassa di soggiorno da parte del Comune di Napoli che non fornisce in modo trasparente come la stessa viene impiegata,che non coinvolge gli operatori del settore per valutare al meglio l’utilizzo di questa tassa di scopo cosi come previsto dalla legge,che utilizza questi fondi per imbarazzanti iniziative che nulla hanno a che fare con lo sviluppo del territorio e del turismo. La nostra proposta in considerazione delle dichiarazioni di esponenti dell’amministrazione comunale che non sarebbero dispoonibili i circa 150.000 euro necessari per eliminare i ceppi e piantare i nuovi alberi è di prelevare questo importo dalla tassa di soggiorno . Un intervento che in parte rimedierà a questo scempio,di cui beneficeranno i giovani napoletani e i turisti del futuro. Una proposta che viene dal settore extralberghiero “sano” che vuole crescere nel rispetto delle regole,nella lotta agli operatori disonesti,nella cultura dell’accoglienza,nella difesa del nostro patrimonio e dell’ambiente.