Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Strage bus, assolta Autostrade
Salvini: «Qualcuno deve pagare». Di Maio: «Revocheremo la concessione»
Otto condanne e sette assoluzioni per i 15 imputati nel processo per la strage sulla A16 avvenuta nel 2013. Tra gli assolti l’ad di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci e l’ex condirettore generale della società Riccardo Mollo.
NAPOLI Sette assolti, otto condannati, non c’è Castellucci: a quasi sei anni dal tragico incidente della A 16, dove un bus carico di pellegrini precipitò da un viadotto provocando 40 morti, è arrivata la sentenza di primo grado.
Oltre a Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, sono stati assolti Riccardo Mollo, ex condirettore generale della società; Michele Maietta, uno dei dirigenti che dal 2010 si sono succeduti alla direzione del VI Tronco di società Autostrade da cui dipendono la manutenzione e la sicurezza; Massimo Fornaci, responsabile del settore Pavimentazione e barriere di sicurezza; Marco Perna, responsabile del progetto di «sostituzione e potenziamento delle barriere di sicurezza» dell’A16 Napoli-Canosa; Antonio Sorrentino, coordinatore del Posto di manutenzioneCentro di servizio. Nei loro confronti il procuratore Rosario Cantelmo e il sostituto Cecilia Annecchini avevano chiesto la condanna a 10 anni di reclusione. Confermata la richiesta di condanna per Gennaro Lametta, proprietario del bus e titolare dell’agenzia Mondo Travel, condannato a 12 anni di reclusione. Antonietta Ceriola, la dipendente della Motorizzazione Civile di Napoli accusata di aver falsificato la revisione dell’automezzo dopo essersi introdotta nel sistema informatico, è stata condannata a otto anni di reclusione rispetto ai nove richiesti. Pene quasi dimezzate per gli ex responsabili succedutisi alla direzione del VI Tronco: Paolo Berti (cinque anni e sei mesi), Michele Renzi (cinque anni), Nicola Spadavecchia (sei anni), Bruno Gerardi (cinque anni), Gianluca De Franceschi (sei anni), Gianni Marrone (cinque anni e sei mesi). Concorso in omicidio, lesioni e disastro colposo erano i reati contestati. La sentenza è arrivata dopo due anni e quattro mesi dalla prima udienza del 28 settembre 2016, dopo il rinvio a giudizio per i 15 imputati avvenuto il 9 maggio dello stesso anno. Immediati i commenti alla sentenza dei due vicepremier. «Devo leggere le motivazioni e non commento le sentenze, ma qualcuno deve pagare per quei morti», ha commentato in diretta Facebook Salvini sottolineando che il provvedimento «assolve qualcuno che ha la responsabilità dei morti». E Di Maio: «Il grido di dolore delle famiglie delle vittime di Avellino, dopo l’assoluzione dell’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci, lo capisco e mi fa incazzare. Per essere chiari: io ce l’ho con la feccia politica che in questi anni ha firmato ad Autostrade contratti capestro che li solleva da ogni responsabilità, dandogli tutte le garanzie economiche e legali del caso. Non so quanto tempo ci vorrà, ma le autostrade ce le riprendiamo!».
«La sentenza sconfessa l’ipotesi accusatoria in cui erano indagati tutti i vertici apicali della società, a partire dall’amministratore delegato per cui era stata chiesta, senza alcun fondamento, una pena di dieci anni» è invece il commento dell’avvocato Giorgio Perroni, difensore di Autostrade.