Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Nell’ex Albergo dei poveri nasce uno «street store» Indumenti gratis ai clochard
Lo prevede il bando di gestione del diurno aperto dal Comune
Napoli avrà il suo primo
NAPOLI street store, negozio di strada dedicato ai clochard. Sarà realizzato nel centro diurno per i senza fissa dimora che il Comune ha organizzato – anche grazie ad un finanziamento del Rotary - in un’ala dell’edificio che fu realizzato per volontà di Carlo III di Borbone e che fu destinato all’epoca a Real Albergo dei Poveri. Il negozio sarà gestito dall’ associazione che prenderà incarico la struttura–una tra quelle che aderiranno alla manifestazione di interesse pubblicata nei giorni scorsi da Palazzo San Giacomo - e funzionerà come un vero e proprio negozio. Con la differenza, ovviamente, che abiti, scarpe, cappelli e guanti non saranno acquistati ma prelevati gratuitamente.
Nell’ambito della mercanzia, ciascun clochard potrà scegliere taglia, colore e stile preferito, come fanno i clienti dei negozi. Lo street store sarà realizzato nello spazio esterno antistante le docce e, almeno all’inizio, sarà aperto un solo giorno alla settimana. È una esperienza, quella dei negozi per i clochard, nata a Città del Capo grazie al copywriterKayl iL evitane all’art director MaxPazak. Furono lo roche ebbero la felice intuizione di punti“vendita” presso i quali i senza fissa dimora e le persone in grave difficoltà economica potessero scegliere e prendere gratuitamente i capi di abbigliamento, le scarpe e gli accessori dei quali avevano necessità. Da quella idea sono nate molteplici strutture in varie parti del mondo, presso le quali operano volontari i quali si occupano di disporre gli abiti per taglia, sesso ed età, come in un normale punto vendita. Il fenomeno nacque nel 2014 e si è poi diffuso in 65 città ed in 21 Paesi. L’ approvvigiona possa mento della mercanzia avviene attraverso il contributo dei cittadini che portano abiti ed accessori che non utilizzano più, ma in buono stato, delle associazioni di volontariato e di tutti coloro i quali intendano contribuire all’iniziativa.
Lo street store sarà uno dei punti qualificanti del funzionamento del centro diurno nel Real Albergo dei Poveri. Non l’unico, naturalmente, perché il progetto nasce innanzitutto per garantire a chi non ha un tetto la possibilità di soddisfare i bisogni elementari di igiene della persona. C’è, dunque, lo spazio docce: un cortile, un’area destinata all’accoglienza e due moduli con tre bagni con lavandino e quattro docce. Saranno aperte al pubblico tre giorni alla settimana per tre ore al giorno. Il progetto del Comune prevede, inoltre, che l’associazione che prenderà in gestione il diurno per i clochard attivare una serie di altre attività, tra le quali: consulenze di carattere legale e sanitario, informazioni su diritti ed opportunità, guardaroba e barberia. Sono tra i 1200 ed i 1500 – secondo le stime della Comunità di Sant’Egidio – i senza fissa dimora che vivono in strada a Napoli. Stranieri ed italiani che in questi giorni fanno i conti con il gelo notturno. I posti letto nei dormitori sono un decimo circa rispetto a quanto sarebbe necessario. Per garantire un minimo di riparo a chi non ha un tetto ed un letto in queste settimane restano aperte alcune stazioni della linea 1 della metropolitana.