Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il nelle torte nuziali: l’ingrediente preferito in tutto il mondo
Era nella wedding cake di Meghan e Harry Le delizie di Sal De Riso al sontuoso ricevimento del principe del Qatar
C’è un ingrediente campano che fa impazzire i nobili promessi sposi di tutto il mondo: il limone di Amalfi Igp. Meghan Markle e il principe Harry lo hanno scelto per caratterizzare la torta nuziale esibita alla fine del royal wedding al castello di Windsor. La sponge cake al limone era un’imponente torta apparentemente semplice ma elegante alla vista e raffinata al palato, realizzata da Claire Ptak pasticciera e scrittrice famosa per i dolci salutisti. Il dolce aveva la consistenza di un plum cake farcito con lemon curd, ricoperto con una crema al burro meringata e decorato con fiori di sambuco. A rafforzare la fama dei limoni di Amalfi ci hanno pensato il principe del Qatar He Sheikh Fahad Bin Addualaziz Bin Suhaim Al Thani e consorte che, a dicembre, hanno riprodotto “un ricevimento da mille e una notte” secondo quanto affermato dal maestro pasticciere di Maiori, Sal De Riso il quale, per l’occasione, ha servito 1440 porzioni di torte della sua storica produzione seguite da una megatorta nuziale decorata con diverse decine di delizie al limone amalfitano.
L’anno scorso un altro grande interprete della pasticceria campana e personaggio televisivo, Renato Ardovino, realizzò, su commissione di una facoltosa coppia americana, una wedding cake a fondo bianco e decoro blu con decorazioni di fiori e limoni della Costiera. Questi segnali accendono nuovi riflettori sui prodotti campani confermando il limone l’ingrediente
più trendy dell’anno per quanto riguarda la pasticceria nuziale. È nata una nuova moda?
«Proprio così – conferma Aniello Di Caprio, maître pâtissier della pasticceria Lombardi e comproprietario della scuola di cucina Dolce & Salato di Maddaloni - . La tendenza generale è il ritorno alla semplicità e ai prodotti naturali come i limoni della Costiera che, per intensità olfattiva e concentrazione di oli essenziali, sono unici. Solo quest’anno ne ho utilizzato 1400 chili. La torta nuziale più richiesta? La piramide di delizie al limone». Fino a qualche anno fa, nel campo delle torte nuziali, la scuola anglosassone e americana dettavano legge con le loro basi inconsistenti (per realizzare piani altissimi) contrapposte alle pesanti creme burrose e alle spesse coperture di glassa e zucchero nasprato. La tendenza attuale dice stop al kitsch anglosassone e sì alla moda italiana che, anche nella pasticceria delle cerimonie, viene scelta da reali e vip di tutto il mondo. «Per gli stili particolari sono ancora i fantasiosi modelli europei ad ispirarci, molto richiesta la naked cake (torta nuda) – continua Di Caprio – che personalizziamo per il gusto italiano alleggerendolo dell’eccesso di burro e zuccheri superflui». Per la sposa estrosa, abbondano le alternative come la “semplice” buttercream cake che, al posto della pasta di zucchero, predilige strati di panna montata o crema al burro mentre, per la cerimonia shabby, si può optare per la drip cake (torta che gocciola) caratterizzata da una colata irregolare di cioccolato o caramello che scende via via su tutti i piani della torta. Ma la tendenza d’oltreoceano più recente è sicuramente la torta dipinta o watercolor cake: marmorizzata, acquerellata, spennellata o decorata con foglia d’oro, adattissima per le spose più glamour, è una vera e propria opera d’arte dall’effetto spettacolare. Poi, se proprio la sposa è unconventional, si lascerà conquistare dall’ultima novità yankee: la donuts cake, una piramide di ciambelle americane ricoperte di glassa colorata.