Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Caravaggio e le Sette Opere Lasciatele in pace dove stanno»
Ormai le quotazioni già stellari delle immortali opere del Michelangelo Merisi da Caravaggio staranno lievitando anche per la diffusissima presenza dell’Artista su Change.org. Non si placa, con la decisione del Mibact di non spostare la Madonna della Misercordia dalla cappella del Pio Monte, la polemica ingaggiata in favore del direttore di Capodimonte Sylvain Bellenger e del (suo) progetto originario per la mostra «Caravaggio a Napoli», che prevedeva appunto l’arrivo delle «Sette Opere» tra le altre. Oltre cento tra professionisti intellettuali imprenditori e artisti in un appello al Mibact hanno rimproverato a molti attori intervenuti nel dibattito e al ministero stesso una «concezione elitaria e conservatrice della cultura». La petizione che rianima le polemiche sulla Tela inamovibile è firmata tra gli altri da Daniel Pennac, Renzo Arbore, Daniel Buren, Franzo Grande Stevens. Di contro, altrettanti nella giornata di domenica hanno firmato una nuova petizione pubblicata su Change.org dal consigliere municipale delegato al centro storico Pino De Stasio, dal titolo che dice tutto: «Lasciate in pace Caravaggio e le Sette Opere di Misericordia!». «Non c’è peggior contesa che contrapporre fazioni e petizioni — è il testo —. Oggi leggo che cento firme, alcune di persone che stimo grandemente, hanno di nuovo perorato la causa dello spostamento del dipinto (per alcuni mesi ) a Capodimonte dal Pio Monte. Il quadro tra i più belli della Storia della pittura deve restare dove fu concepito da Caravaggio. L’idea, invece, di un percorso museale in “rete” può essere la soluzione: “Caravaggio a Napoli” con i suoi percorsi e i suoi luoghi (nei seicenteschi Tribunali, ndr) senza strappi e il volere per forza accentrare la Bellezza a Capodimonte. Condividendo la posizione del ministro e di Italia Nostra». Seguono anche qui oltre cento adesioni di storici, intellettuali, universitari e artisti tra cui lo storico dell’arte Tomaso Montanari e l’ex sovrintendente Elio Garzillo, l’ex assessore Rino Nasti con Maurizio Montalto e l’architetto Gabriele Casillo, molte associazioni con Ermes Ferraro, Antonio Pariante o Luigi Romano e Italia Nostra con l’ex assessore Luigi De Falco e tanti artisti, da Anna Corcione a Nicola Vicidomini a Rosaria De Cicco al regista Salvatore Polizzi; l’onorevole Mari Muscarà (M5s) e un nutrito gruppo di docenti e ricercatori universitari con le Assise di Palazzo Marigliano e giornalisti.