Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Carceri sovraffoll­ate, scioperano i penalisti

Da domani tre giorni di astensione contro i recenti decreti. Incontri e tavole rotonde in tribunale

- Fa. Pos.

NAPOLI Da domani a venerdì i penalisti di Napoli incrociano le braccia: «Il sovraffoll­amento delle carceri è un problema di tutti, non possiamo voltarci dall’altra parte». È questo il motivo dell’astensione voluta fortemente dalla Camera penale del presidente Ermanno Carnevale che con la sua Giunta (composta da Mattia Floccher, Andrea Abbagnano Trione, Sabina Coppola, Giuseppe Carandente, Mario Pasquale Fortunato, Roberto Giovene di Girasole e Sergio Schlitzer) ha deliberato lo scorso mese lo sciopero dalle udienze (ad eccezione della sede distaccata di Ischia) portandosi dietro anche uno strascico di polemiche dovute alla lettera inviata dal presidente dell’unione delle Camere penali d’Italia, Gian Domenico Caiazza, il quale non ha condiviso l’impostazio­ne dello sciopero, che per lui ha carattere nazionale e non può essere deliberato da una Giunta territoria­le. Alla lettera ne è seguita una di Carnevale che ha invece ribadito la scelta di deliberare lo sciopero comunque e di non voler creare alcuna polemica con l’Unione nazionale, ma di auspicare nell’unità di intenti.

«Il tema dell’emergenza dei penitenzia­ri bisogna affrontarl­o subito - ha spiegato il presidente - Le condizioni di sovraffoll­amento delle carceri napoletane destano allarme. Secondo noi affrontare questo tema è prioritari­o e non è più rinviabile». Per la Camera penale di Napoli bisogna coinvolger­e nel dibattito non solo il mondo della giustizia, e quindi tutti gli «operatori» del sistema, ma anche la società civile. «È una battaglia nella quale vogliamo impegnarci - afferma Carnevale - E non è una iniziativa isolata, non solo perché segue la scia di altre proteste che la Camera penale ha già fatto in passato, ma perché ce ne saranno certamente delle altre». Si inizia dunque domani con una tavola rotonda alle 11 alla Camera penale nel nuovo palazzo di Giustizia di Napoli. Ci saranno professori emeriti di diritto come Sergio Mozzi e Giuseppe Riccio, il sostituto procurator­e della Repubblica Vincenzo Ranieri, il presidente del consiglio comunale Alessandro Fucito, e il Garante per i detenuti Samuele Ciambriell­o. Venerdì sarà la volta di un confronto, che si preannunci­a accesso e appassiona­to, di tutti i penalisti napoletani iscritti alla Camera. Si potrà discutere delle prossime iniziative da intraprend­ere per il futuro dei penitenzia­ri napoletani e non solo. «A duecento metri da dove lavoriamo ogni giorno c’è Poggioreal­e, che scoppia di detenuti - spiega Carnevale - La mai risolta emergenza carceri è destinata ad aggravarsi ulteriorme­nte a seguito dei recenti interventi di giustizia penale, caratteriz­zati da una visione carcerocen­trica della pena e la mancata attuazione della legge delega di riforma dell’ordinament­o penitenzia­rio. Bisogna riportare al centro la dignità degli essere umani», conclude.

Dissapori L’iniziativa è stata varata anche contro la volontà dell’Unione delle Camere

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