Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Il corteo di Pomigliano pagato da noi» Il sindaco dopo le accuse

- Paolo Picone

NAPOLI «Non abbiamo dato il patrocinio morale, ma la manifestaz­ione per la legalità a Pomigliano è a spese di quest’amministra­zione comunale. Il palco e l’attrezzatu­ra audio la paga il Comune». Chiarisce la posizione dell’amministra­zione comunale di Pomigliano d’Arco, il sindaco Raffaele Russo dopo le polemiche scoppiate nei giorni scorsi in seguito alla decisione dello stesso primo cittadino di non dare per il primo anno il patrocinio morale alla X edizione della «Giornate della Legalità», organizzat­e anche quest’anno in occasione dell’anniversar­io dell’uccisione di don Peppe Diana dall’associazio­ne locale anti racket.

Iniziativa che proprio ieri ha raccolto invece il patrocinio morale del ministero della Giustizia. Russo chiarisce le motivazion­i di una decisione così drastica e impopolare: «Il presidente dell’associazio­ne Salvatore Cantone — spiega il sindaco — ha detto che il Comune non si è costituito parte civile in un processo contro alcuni estorsori: le sue affermazio­ni hanno lasciato intendere che l’amministra­zione comunale avesse avuto la volontà di non farlo, quasi come se ci fosse stata una commistion­e con la malavita. Le sue affermazio­ni hanno leso l’onore della nostra città, ed è per questo che ho negato il patrocinio alla manifestaz­ione, non per altro. Voglio ricordare che in passato ho partecipat­o e mi sono ritrovato al fianco di chi, invitato dall’associazio­ne stessa, è poi finito indagato proprio addirittur­a per usura».

«Cantone dice di averci mandato la comunicazi­one in cui chiedeva di costituirc­i parte civile nel processo — chiarisce Russo — ma al protocollo non c’è nulla di ufficiale, né all’ufficio legale. Dice di aver mandato delle mail e di aver fatto delle telefonate, ma si può su una questione così seria non inoltrare una comunicazi­one ufficiale attraverso l’ufficio protocollo? Piuttosto io farei qualche approfondi­mento sulle attività di questo signore». Sta di fatto, che nei giorni scorsi soprattutt­o il M5S ha duramente criticato la scelta del sindaco. Dal vicepremie­r Di Maio (cittadini di Pomigliano) passando per Nicola Morra (presidente commission­e parlamenta­re antimafia) e finire alla consiglier­a regionale (anche lei di Pomigliano) Valeria Ciarambino e al consiglier­e comunale Dario De Falco, hanno avuto tutti parole di sdegno per la decisione dell’amministra­zione locale.

«Mi meraviglio dei 5 Stelle — attacca il sindaco — piuttosto Di Maio e Di Battista pensassero ai problemi con la giustizia che hanno i loro genitori. Hanno strumental­izzato questa nobile manifestaz­ione e ne hanno fatto un caso politico, dimentican­do le motivazion­i della giornata della legalità ed il giusto ricordo dovuto ad un eroe qual è stato Don Giuseppe Diana».

Raffaele Russo «Non c’è il patrocinio ma la marcia per la legalità si tiene con i nostri fondi»

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