Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Il corteo di Pomigliano pagato da noi» Il sindaco dopo le accuse
NAPOLI «Non abbiamo dato il patrocinio morale, ma la manifestazione per la legalità a Pomigliano è a spese di quest’amministrazione comunale. Il palco e l’attrezzatura audio la paga il Comune». Chiarisce la posizione dell’amministrazione comunale di Pomigliano d’Arco, il sindaco Raffaele Russo dopo le polemiche scoppiate nei giorni scorsi in seguito alla decisione dello stesso primo cittadino di non dare per il primo anno il patrocinio morale alla X edizione della «Giornate della Legalità», organizzate anche quest’anno in occasione dell’anniversario dell’uccisione di don Peppe Diana dall’associazione locale anti racket.
Iniziativa che proprio ieri ha raccolto invece il patrocinio morale del ministero della Giustizia. Russo chiarisce le motivazioni di una decisione così drastica e impopolare: «Il presidente dell’associazione Salvatore Cantone — spiega il sindaco — ha detto che il Comune non si è costituito parte civile in un processo contro alcuni estorsori: le sue affermazioni hanno lasciato intendere che l’amministrazione comunale avesse avuto la volontà di non farlo, quasi come se ci fosse stata una commistione con la malavita. Le sue affermazioni hanno leso l’onore della nostra città, ed è per questo che ho negato il patrocinio alla manifestazione, non per altro. Voglio ricordare che in passato ho partecipato e mi sono ritrovato al fianco di chi, invitato dall’associazione stessa, è poi finito indagato proprio addirittura per usura».
«Cantone dice di averci mandato la comunicazione in cui chiedeva di costituirci parte civile nel processo — chiarisce Russo — ma al protocollo non c’è nulla di ufficiale, né all’ufficio legale. Dice di aver mandato delle mail e di aver fatto delle telefonate, ma si può su una questione così seria non inoltrare una comunicazione ufficiale attraverso l’ufficio protocollo? Piuttosto io farei qualche approfondimento sulle attività di questo signore». Sta di fatto, che nei giorni scorsi soprattutto il M5S ha duramente criticato la scelta del sindaco. Dal vicepremier Di Maio (cittadini di Pomigliano) passando per Nicola Morra (presidente commissione parlamentare antimafia) e finire alla consigliera regionale (anche lei di Pomigliano) Valeria Ciarambino e al consigliere comunale Dario De Falco, hanno avuto tutti parole di sdegno per la decisione dell’amministrazione locale.
«Mi meraviglio dei 5 Stelle — attacca il sindaco — piuttosto Di Maio e Di Battista pensassero ai problemi con la giustizia che hanno i loro genitori. Hanno strumentalizzato questa nobile manifestazione e ne hanno fatto un caso politico, dimenticando le motivazioni della giornata della legalità ed il giusto ricordo dovuto ad un eroe qual è stato Don Giuseppe Diana».
Raffaele Russo «Non c’è il patrocinio ma la marcia per la legalità si tiene con i nostri fondi»