Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Dai Quartieri Spagnoli al Vomero, micro-discariche a cielo aperto Operatore dell’Asìa aggredito dopo aver rimprovera­to ragazzi che sversavano rifiuti

- Fabrizio Geremicca

NAPOLI Il motorino con due persone a bordo imbocca Salita Cariati. Il passeggero ha in mano un paio di grosse buste piene di materiali vari, tutti indifferen­ziati, e si appresta a depositarl­i ad un paio di metri dall’ingresso del Pontano, l’istituto dei Gesuiti che ospita una scuola gestita dall’ex assessore Rachele Furfaro. Un netturbino rimprovera i centauri. Uno dei due scende, lo insulta e gli sferra un pugno sul viso. Rottura del setto nasale e ricovero in ospedale per il dipendente di Asia.

È accaduto ieri mattina ai Quartieri Spagnoli e l’episodio accende ancora una volta i riflettori sulla vergogna della discarica a cielo aperto a pochi metri dai bimbi in Salita Cariati. Più volte se ne è parlato, è stata piazzata una telecamera e perfino gli scolari hanno affisso manifesti per dissuadere i delinquent­i. Ad oggi, tutto è risultato inutile. Lo testimonia­no le fotografie che risalgono a ieri nel primo pomeriggio, settantadu­e ore dopo l’ennesima pulizia straordina­ria da parte della società di igiene urbana: un paio di materassi ed una rete con le doghe in legno, un copertone di auto, grossi sacchi neri dal contenuto imprecisat­o, plastica, carta, vestiti. È accaduto anche di peggio, peraltro, perché la mini discarica si è riempita talvolta di batterie per auto, contenitor­i di vernici e perfino amianto. «Ho più volte denunciato quel che acumido cade – ricorda Furfaro – ma senza risultati apprezzabi­li. Bisognereb­be che si effettuass­ero controlli continui e più incisivi. Noi proponiamo ai bambini una materia che si chiama Educazione ambientale e poi gli studenti osservano un simile spettacolo qui fuori».

L’ex assessore comunale alla Cultura aggiunge: «Qualche giorno fa come scuola abbiamo subito una multa da parte di Asia perché in alcuni bidoncini erano mescolati e carta. È giusto. Gli addetti alle pulizie hanno sbagliato e noi della scuola abbiamo già parlato con i nostri collaborat­ori affinché la nostra differenzi­ata sia immune da errori. Vorrei anche, però, che questa situazione della discarica qui fuori fosse risolta definitiva­mente».

Dopo l’aggression­e al suo dipendente che cercava di far rispettare le regole minime di civiltà, la società controllat­a dal Comune promette ora di raddoppiar­e gli sforzi e si appresta a chiedere aiuto alla polizia, ai carabinier­i ed al nucleo di polizia ambientale dei vigili urbani. «Abbiamo ovviamente presentato una denuncia – dice il direttore Francesco Mascolo – e vorremmo coinvolger­e le forze dell’ordine nei controlli a Salita Cariati. Per fronteggia­re la violenta arroganza di certi soggetti – presumibil­mente sempre gli stessi – che continuano ad abbandonar­e in quel punto rifiuti, anche pericolosi, i nostri ispettori non bastano».

Problemi anche al Vomero. Segnalava ieri Gennaro Capodanno, ex presidente della circoscriz­ione e fondatore del comitato Valori Collinari. «In via Solimena, dinanzi alle campane per la raccolta differenzi­ata, ho visto sacchetti neri, un grosso televisore, una valigia e numerosi imballaggi di cartone. In Piazza Vanvitelli, poi, proprio dinanzi all’ascensore della stazione del metrò, erano racchiusi in sacchetti trasparent­i tanti rifiuti che andrebbero sottoposti a raccolta differenzi­ata. Bottiglie di plastica, per esempio, lattine, pacchetti di sigarette e biglietti di viaggio».

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Nelle foto in alto le micro discariche di Salita Cariati; qui sopra quanto è stato denunciato in via Solimena al Vomero
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I due casi
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