Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ruote bucate alle auto nel parcheggio tolto agli abusivi
NAPOLI Brutta sorpresa per i dipendenti del San Giovanni Bosco che hanno ritrovato le ruote delle loro auto bucate. Erano parcheggiate nell’area sosta che fino a qualche tempo fa era gestita da alcune cooperative poi mandate via dal nuovo commissario straordinario del’Asl Na 1 Ciro Verdoliva che ha subito fatto sentire la propria solidarietà: «L’Asl - ha detto - è con le donne e gli uomini che lavorano in condizioni difficili per garantire assistenza all’utenza. Atti simili rafforzano la nostra determinazione».
Poi commentando l’episodio ha proseguito: «Sapevamo che rompere equilibri del malaffare avrebbe generato reazioni, era solo questione di tempo. Chi ha pensato di spaventarci o chi pensa di poter dettare legge ha però commesso l’errore di sottovalutare la nostra determinazione. Atti simili mi fanno capire che stiamo andando nella direzione giusta. La struttura commissariale dell’Asl è al fianco delle donne e degli uomini che lavorano in ospedali spesso difficili per assicurare la salute dell’utenza. Episodi simili non fanno che rafforzare la nostra determinazione».
Ma nella sua battaglia Verdoliva non è solo: «La camorra negli ospedali di frontiera è una presenza oscura e sotto gli occhi di tutti. È un bene che il commissario dell’Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva abbia richiamato l’attenzione su un allarme che come segretario regionale dell’Anaao Assomed ho sentito il dovere di lanciare anni fa. La speranza è che dopo anni, il nostro sos risale al 2015, la Procura abbia ormai svolto meticolose indagini e che quindi si sia ormai pronti a liberare queste strutture dal malaffare». Così Bruno Zuccarelli, Vice Segretario Nazionale Anaao con delega al Mezzogiorno commenta le dichiarazioni del commissario straordinario dell’Asl Napoli sulle infiltrazioni camorristiche.
Quando rivestiva il ruolo di segretario regionale del sindacato dei medici dirigenti, Zuccarelli aveva infatti chiesto che si approfondissero eventuali legami tra la camorra e gli ospedali del centro città. «Siamo certi – l’interrogativo proposto da Zuccarelli - che questi soggetti non tengano sotto scacco alcuni nosocomi del centro storico?». Per il sindacalista è fin troppo evidente, valeva allora e vale ancora oggi - che a Napoli strutture quali l’Ascalesi, il San Giovanni Bosco ed il Vecchio Pellegrini siano dislocate in zone calde e quindi soffrano di un processo di “osmosi” che rischia di portare all’interno personaggi dubbi, se non addirittura veri e propri affiliati a qualche clan».