Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ora Salvatore Esposito è un giornalista fallito
Il regista di «L’eroe» in uscita domani, Cristiano Anania: «È l’attore di maggior talento della nuova generazione»
«Credo che Salvatore Esposito sia l’attore di maggior talento della nuova generazione», dichiara Cristiano Anania, regista de «L’eroe», film che sarà nelle sale da domani. «Gli ho proposto la sceneggiatura e credo che abbia accettato il ruolo di Giorgio, sia per staccarsi dal ruolo di Genny Savastano di “Gomorra La Serie”, che per mettere a frutto le sue doti istrioniche. Lui si è calato perfettamente nel ruolo del protagonista, un giornalista fallito che ha tentato, invano, di intraprendere anche la carriera di scrittore e che è stato mandato in un piccolo paesino, quasi al confino, che rimanda per certi aspetti a “Cristo si è fermato ad Eboli”. Ho ambientato, infatti, il film a Maratea, località che ho scelto perché non è il classico borgo italico. Mi attraeva, infatti, quel suo essere incastonata tra la montagna e il mare e la sua posizione geografica mi permetteva di giocare su questi due piani».
Nel film il piccolo centro è sconvolto dal rapimento di un bambino, nipote di Giulia (Cristina Donadio), una donna ricca e ben in vista in paese. «Qui Giorgio non veste i panni del detective ma - conclude il regista - finisce per diventare il portavoce della famiglia del piccolo che è stato rapito. Confesso che inizialmente non avevo pensato a Cristina, perché nella scrittura avevo coltivato l’idea di un personaggio maschile, di un nonno. L’idea di affidarsi ad un personaggio femminile è stata, invece, vincente ed infatti, Giulia non è la classica nonna, angelo del focolare, ma una donna che cerca di trarre profitto dal rapimento del nipote. L’incontro con Cristina è stato meraviglioso e, al di là della sua bravura, sono rimasto folgorato dalla sua spiazzante umanità». Nel cast anche un altro «reduce» da «Gomorra La Serie», Vincenzo Nemolato.