Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il patron Carriero: «Si pagherà di più senza trovare una città all’altezza»
NAPOLI «I problemi finanziari del Comune di Napoli non possono essere risolti elevando la tassa di soggiorno, quindi penalizzando l’attività turistica». Giancarlo Carriero, presidente della sezione Turismo dell’Unione industriali e neo leader del Convention Bureau, punta il dito contro la politica di Palazzo San Giacomo.
Dunque questi soldi non vengono utilizzati per implementare i servizi a sostegno del turismo?
«No, se così fosse i turisti di buon grado accetterebbero di pagare. Se trovassero una città al livello di quello che viene loro chiesto e promesso non baderebbero ad una differenza di pochi euro. I proventi della tassa dovrebbero essere destinati completamente al miglioramento dei servizi turistici».
E invece?
«E invece vengono utilizzati per fare cassa. Al di là della decisione, in sé molto discutibile di procedere con un aumento, sconcertano le modalità con cui viene ufficializzata».
I rappresentanti delle associazioni del turismo non sono stati interpellati prima di ieri?
«No, siamo stati convocati ad horas dall’assessore al Turismo Nino Daniele e dal vicesindaco Enrico Panini per essere messi di fronte al fatto compiuto e apprendere che dal primo aprile, praticamente
da domani, l’imposta aumenterà per quasi tutte le strutture ricettive, tranne quelle per cui era già stata elevata al massimo. Cioè gli alberghi cinque stelle extra lusso».
Dunque non c’è stata alcuna concertazione con le associazioni di categoria?
«Assolutamente no. Eppure ci sono stati ripetuti impegni e a continue assicurazioni sulla concertazione con le parti sociali. S0lo parole alle quali hanno fatto seguito, in concreto, fatti molto diversi. E così si è tornati alla solita prassi: decidere senza prima almeno interpellare i diretti interessati. È un metodo che non può andare assolutamente avanti, anche perché si finisce per danneggiare gli operatori di un settore che, tra i pochi, ha negli ultimi anni rappresentato una boccata d’ossigeno per l’economia del nostro territorio».
50
centesimi è l’aumento della tassa di soggiorno, applicato ad alberghi a tre e quattro stelle e alle strutture ricettive extraalberghiere
”
Siamo stati tutti convocati ad horas per essere messi di fronte al fatto compiuto
4
euro il costo della tassa di soggiorno che si pagherà nei 4 stelle. Nei b&b e case vacanza si pagherà 2 euro al giorno