Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Presto l’ossigeno di Napoli diventerà «bene comune» Ok alla delibera del sindaco
Comune-Acen, patto su scelte urbanistiche, economiche e sociali
L’aria, e quindi l’ossigeno,
NAPOLI è di tutti. E presto a Napoli diventerà «bene comune». Lo stabilisce una delibera di indirizzo presentata in Città metropolitana dal sindaco, Luigi de Magistris.
Il documento dà esecuzione alle misure adottate dalla conferenza sul cambiamento climatico organizzata dalle Nazioni Unite a Katowice e conseguenti alle indicazioni del rapporto sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite. «Con il provvedimento approvato - dichiara de Magistris - si dà l’avvio al programma della Città metropolitana di Napoli denominato Ossigeno Bene Comune - Napoli Metropoli 30/50». Il programma diventerà parte essenziale nell’elaborazione e nell’attuazione delle linee di indirizzo del Piano strategico metropolitano.
«La difesa del clima, del territorio, il mantenimento di un sano equilibrio tra le attività umane ed il miglioramento delle condizioni climatiche — ha rimarcato de Magistris —, rappresenterà uno dei tratti salienti che ispirerà l’intera attività della Città metropolitana a partire dalla definizione e realizzazione degli interventi previsti nel Piano strategico metropolitano». Il primo passo sarà quindi l’avvio delle procedure per la registrazione del marchio «Ossigeno Bene Comune -Napoli Metropoli 30/50», brand che certificherà le aziende aderenti al programma OBC (Ossigeno Bene Comune).
Tra le delibere che hanno avuto il via libera in Città metropolitana anche quelle che contengono i progetti definitivi per la realizzazione degli impianti per il trattamento della frazione organica tritovagliata (Fut) negli Stir della Sapna di Tufino e di Giugliano. Si tratta di impianti che permetteranno di stabilizzare attraverso un trattamento aerobico la frazione organica del rifiuto, frutto della tritovagliatura. Questa procedura consentirà il successivo conmica ferimento del rifiuto in discarica, con un consistente miglioramento dell’impatto sull’ambiente. Sarà anche possibile utilizzarlo per altri usi. Gli impianti saranno realizzati con finanziamenti regionali. Per ciascun impianto l’importo previsto per la realizzazione è di 2.318.769 euro.
Parallelamente, il Comune di Napoli e l’Associazione dei costruttori edili Napoli (Acen) hanno firmato un accordo di collaborazione scientifica finalizzato alla realizzazione di attività di analisi e di studio per l’approfondimento di dinamiche di trasformazione sociale, econo- e urbana che riguardano la città. A siglare l’intesa sono stati il sindaco Luigi de Magistris e il presidente dell’Acen Federica Brancaccio.
Secondo l’accordo, gli studi e le proposte realizzate dall’Associazione dei costruttori saranno rese disponibili gratuitamente all’amministrazione comunale che potrà utilizzarle ai fini di una più ampia conoscenza del territorio e delle sue fragilità in termini di consolidamento statico, rischio sismico, valorizzazione del patrimonio ed efficientamento energetico.
Le parole di de Magistris
«La difesa del clima ispirerà l’intera attività della Città metropolitana» Presto sarà anche registrato il marchio dell’iniziativa: «OBC»