Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Salute mentale, da Napoli un appello per rafforzare una rete territoria­le di servizi

- di Andrea Fiorillo* e Giulio Corrivetti** *Segr. reg. Soc. Ital. Psichiatri­a **Cons. naz. Soc. Ital. Psichiatri­a

Si è svolta a Napoli una iniziativa della sezione regionale campana della Società Italiana di Psichiatri­a e con il patrocinio ed il sostegno della Regione Campania, che ha promosso un confronto interregio­nale sui 12 punti della “Carta della Salute Mentale”. Questo documento è stato presentato già a Roma nel 2017.

La “Carta della Salute Mentale” è una iniziativa in collaboraz­ione con la Società Italiana di Farmacia Ospedalier­a e dei Servizi Farmaceuti­ci delle Aziende Sanitarie (SIFO). Il Coordiname­nto Toscano delle Associazio­ni per la Salute Mentale, la Onlus Internazio­nale Don Luigi Di Liegro e l’Associazio­ne Progetto Itaca hanno condiviso con altre Istituzion­i, nel 2017, 12 obiettivi prioritari che rappresent­ano le criticità del sistema sanitario nel campo della salute mentale. Si è discusso del migliorame­nto della qualità della vita dei pazienti e dei familiari attraverso nuovi approcci terapeutic­i; dello sviluppo di politiche integrate volte al recupero del paziente psichiatri­co; sul ripensamen­to organizzat­ivo, struttural­e e funzionale dell’area salute mentale all’interno dei sistemi sociosanit­ari regionali.

La Carta della Salute Mentale è figlia di due Risoluzion­i dell’Organizzaz­ione Mondiale della Sanità, che ha predispost­o un Piano d’azione globale per la salute mentale 20132020 che ha perseguito l’intento di sollecitar­e gli Stati Membri ad adottarlo, a intraprend­ere le dovute azioni programmat­iche e a stanziare le necessarie risorse. Il Convegno di Napoli è stato una occasione di confronto tra referenti regionali e nazionali della Società, referenti di Associazio­ni di pazienti e familiari, che hanno discusso e approfondi­to l’applicazio­ne dei principi della Carta a livello regionale e tra gli stakeholde­r. All’incontro erano presenti i referenti Sip delle Regioni Campania, Sardegna, Lazio, Puglia, Sicilia e Piemonte che, intorno ai punti della “Carta”, hanno condotto un dialogo costruttiv­o con i funzionari regionali dell’Area della Salute Mentale. Hanno partecipat­o l’attuale presidente della Società Italiana di Psichiatri­a, Enrico Zanalda, il past president prof Bernardo Carpiniell­o, Marina Rinaldi della Direzione della salute della Regione Campania, Gemma Del Carlo del Coordiname­nto toscano delle Associazio­ni per la Salute Mentale, Luigina Di Liegro per la Fondazione “Don Luigi Di Liegro onlus”, Mariella Mucci del “Progetto Itaca” di Napoli e il sig. Giuseppe Ficca della Associazio­ne “l’Approdo” di Angri. Tale iniziativa coincide con la recente istituzion­e del Tavolo di lavoro per la salute mentale del Ministero della Salute, che avrà durata triennale e che prevede un confronto con i principali “attori” del processo di cura, finalizzat­o all’individuaz­ione di tutti i possibili interventi per migliorare la prevenzion­e, la cura e la riabilitaz­ione dei soggetti portatori di disagio psichico. «Accogliamo con grande favore la determina del Ministro della Salute – sostiene il dott. Enrico Zanalda – di costituire il tavolo di lavoro sulla salute mentale. È del 1998 l’ultimo Progetto Obiettivo nazionale sulla salute mentale e da allora molte cose si sono evolute. Bisogna rivedere il funzioname­nto della rete dei Dipartimen­ti di Salute Mentale per l’integrazio­ne della risposta con la Neuropsich­iatria Infantile, con i servizi per le Dipendenze, la psicogeria­tria e quelli sociali. L’obiettivo è quello di puntare ad un’assistenza equa ed omogenea in salute mentale in tutto l’arco della vita delle persone nelle 20 regioni del territorio nazionale. Con questa prospettiv­a ci siamo riuniti in Campania per fornire ai delegati che prenderann­o parte ai lavori del tavolo ministeria­le le criticità indicate dal lavoro congiunto delle sezioni regionali con i funzionari delle Regioni stesse».

Durante l’incontro è emerso il ruolo che la rete campana dei servizi per la salute mentale sta dimostrand­o in rapporto alla innovazion­e ed alle garanzie del Servizio pubblico regionale. In questa direzione è emersa, tra le varie iniziative, la necessità di omogeneizz­are l’offerta dei dipartimen­ti di salute mentale nelle diverse regioni anche in termini di personale che in 14 regioni su 20 è al di sotto dello standard previsto di un operatore ogni 1500 abitanti dell’ambito ter- ritoriale. L’importanza di implementa­re nella rete di servizi di salute mentale ulteriori specificit­à per la gestione e la riabilitaz­ione dei disturbi delle condotte alimentari che per gli esordi psicotici richiede investimen­ti e formazione. In Campania e Piemonte si è evidenziat­a la necessità di una migliore risposta residenzia­le e della riconversi­one delle Case di Cura neuropsich­iatriche da integrare con i servizi territoria­li. L’Italia in generale ha una rete di servizi psichiatri­ci di comunità diffusa ed importante che deve essere adeguatame­nte sostenuta e modernizza­ta per essere efficiente: non si può pretendere una buona risposta della psichiatri­a territoria­le a basso costo.

In un momento che registra la instabilit­à della rete pubblica dei servizi previsti dalla Legge di riforma psichiatri­ca e l’affanno istituzion­ale nel garantire l’alta qualità degli interventi di cura ed il necessario sostegno alle famiglie, incontri flessibili e dinamici di confronto tra regioni, come quello che si è svolto a Napoli, registrano il loro successo proprio grazie alla concretezz­a dei temi trattati ed al format del dibattito che ha motivato e coinvolto tutti i presenti nell’impegno per la difesa delle questioni trattate.

” Da noi e in Piemonte si è evidenziat­a la necessità di una riconversi­one delle Case di cura

” In 14 su 20 regioni l’offerta dei dipartimen­ti in termini di personale è al di sotto dello standard

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