Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Salute mentale, da Napoli un appello per rafforzare una rete territoriale di servizi
Si è svolta a Napoli una iniziativa della sezione regionale campana della Società Italiana di Psichiatria e con il patrocinio ed il sostegno della Regione Campania, che ha promosso un confronto interregionale sui 12 punti della “Carta della Salute Mentale”. Questo documento è stato presentato già a Roma nel 2017.
La “Carta della Salute Mentale” è una iniziativa in collaborazione con la Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO). Il Coordinamento Toscano delle Associazioni per la Salute Mentale, la Onlus Internazionale Don Luigi Di Liegro e l’Associazione Progetto Itaca hanno condiviso con altre Istituzioni, nel 2017, 12 obiettivi prioritari che rappresentano le criticità del sistema sanitario nel campo della salute mentale. Si è discusso del miglioramento della qualità della vita dei pazienti e dei familiari attraverso nuovi approcci terapeutici; dello sviluppo di politiche integrate volte al recupero del paziente psichiatrico; sul ripensamento organizzativo, strutturale e funzionale dell’area salute mentale all’interno dei sistemi sociosanitari regionali.
La Carta della Salute Mentale è figlia di due Risoluzioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha predisposto un Piano d’azione globale per la salute mentale 20132020 che ha perseguito l’intento di sollecitare gli Stati Membri ad adottarlo, a intraprendere le dovute azioni programmatiche e a stanziare le necessarie risorse. Il Convegno di Napoli è stato una occasione di confronto tra referenti regionali e nazionali della Società, referenti di Associazioni di pazienti e familiari, che hanno discusso e approfondito l’applicazione dei principi della Carta a livello regionale e tra gli stakeholder. All’incontro erano presenti i referenti Sip delle Regioni Campania, Sardegna, Lazio, Puglia, Sicilia e Piemonte che, intorno ai punti della “Carta”, hanno condotto un dialogo costruttivo con i funzionari regionali dell’Area della Salute Mentale. Hanno partecipato l’attuale presidente della Società Italiana di Psichiatria, Enrico Zanalda, il past president prof Bernardo Carpiniello, Marina Rinaldi della Direzione della salute della Regione Campania, Gemma Del Carlo del Coordinamento toscano delle Associazioni per la Salute Mentale, Luigina Di Liegro per la Fondazione “Don Luigi Di Liegro onlus”, Mariella Mucci del “Progetto Itaca” di Napoli e il sig. Giuseppe Ficca della Associazione “l’Approdo” di Angri. Tale iniziativa coincide con la recente istituzione del Tavolo di lavoro per la salute mentale del Ministero della Salute, che avrà durata triennale e che prevede un confronto con i principali “attori” del processo di cura, finalizzato all’individuazione di tutti i possibili interventi per migliorare la prevenzione, la cura e la riabilitazione dei soggetti portatori di disagio psichico. «Accogliamo con grande favore la determina del Ministro della Salute – sostiene il dott. Enrico Zanalda – di costituire il tavolo di lavoro sulla salute mentale. È del 1998 l’ultimo Progetto Obiettivo nazionale sulla salute mentale e da allora molte cose si sono evolute. Bisogna rivedere il funzionamento della rete dei Dipartimenti di Salute Mentale per l’integrazione della risposta con la Neuropsichiatria Infantile, con i servizi per le Dipendenze, la psicogeriatria e quelli sociali. L’obiettivo è quello di puntare ad un’assistenza equa ed omogenea in salute mentale in tutto l’arco della vita delle persone nelle 20 regioni del territorio nazionale. Con questa prospettiva ci siamo riuniti in Campania per fornire ai delegati che prenderanno parte ai lavori del tavolo ministeriale le criticità indicate dal lavoro congiunto delle sezioni regionali con i funzionari delle Regioni stesse».
Durante l’incontro è emerso il ruolo che la rete campana dei servizi per la salute mentale sta dimostrando in rapporto alla innovazione ed alle garanzie del Servizio pubblico regionale. In questa direzione è emersa, tra le varie iniziative, la necessità di omogeneizzare l’offerta dei dipartimenti di salute mentale nelle diverse regioni anche in termini di personale che in 14 regioni su 20 è al di sotto dello standard previsto di un operatore ogni 1500 abitanti dell’ambito ter- ritoriale. L’importanza di implementare nella rete di servizi di salute mentale ulteriori specificità per la gestione e la riabilitazione dei disturbi delle condotte alimentari che per gli esordi psicotici richiede investimenti e formazione. In Campania e Piemonte si è evidenziata la necessità di una migliore risposta residenziale e della riconversione delle Case di Cura neuropsichiatriche da integrare con i servizi territoriali. L’Italia in generale ha una rete di servizi psichiatrici di comunità diffusa ed importante che deve essere adeguatamente sostenuta e modernizzata per essere efficiente: non si può pretendere una buona risposta della psichiatria territoriale a basso costo.
In un momento che registra la instabilità della rete pubblica dei servizi previsti dalla Legge di riforma psichiatrica e l’affanno istituzionale nel garantire l’alta qualità degli interventi di cura ed il necessario sostegno alle famiglie, incontri flessibili e dinamici di confronto tra regioni, come quello che si è svolto a Napoli, registrano il loro successo proprio grazie alla concretezza dei temi trattati ed al format del dibattito che ha motivato e coinvolto tutti i presenti nell’impegno per la difesa delle questioni trattate.
” Da noi e in Piemonte si è evidenziata la necessità di una riconversione delle Case di cura
” In 14 su 20 regioni l’offerta dei dipartimenti in termini di personale è al di sotto dello standard