Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Da Emiliano a Bassolino: i big per Roberti
Appello dei presidenti di Regione per il capolista alle Europee nel Sud. De Magistris: non lo voterò mai
NAPOLI Ultime ore, si serrano i ranghi e si fa quadrato. Avviene in tutti i partiti, nel litigioso Pd particolarmente. E così l’indicazione di voto arriva chiara e forte, contro i piccoli potentati che cercano rivincite e fanno conte interne. In primis dal segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti che ieri, se ce ne fosse ancora bisogno, ribadisce: «Oggi è l’anniversario della strage di Capaci. Sono orgoglioso che l’ex procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Franco Roberti, sia capolista per il Partito democratico alle elezioni europee di domenica prossima».
Cui fa seguito la chiamata alle armi di ben due governatori meridionali, Vincenzo De Luca e Michele Emiliano: «Chiediamo un voto che affermi in Europa le ragioni e gli interessi del Sud, tutelando l’unità nazionale e contrastando egoismi e contrapposizioni fra territori più ricchi e realtà che vivono maggiori difficoltà di sviluppo. Non a caso queste forze nemiche del Sud sono alleate in Europa con le componenti politiche più rozze, da sempre nemiche dell’Italia. Una nuova politica per l’Europa rinnovata richiede l’impegno di classi dirigenti all’altezza delle nuove sfide del nostro tempo». Per questo, concludono, «chiediamo un voto forte per eleggere nel nuovo Parlamento europeo il capolista del Pd nella nostra circoscrizione Sud. Franco Roberti merita un grande sostegno, per la sua storia personale di uomo del Sud, protagonista delle lotte contro le mafie e la criminalità organizzata, per la scelta coraggiosa di mettere la sua elevata professionalità al servizio di un grande impegno civile. La sua elezione sarà un contributo per il nuovo Pd che stiamo costruendo, per sostenere nel Parlamento europeo le ragioni del nostro Mezzogiorno, dando forza all’Italia che vuole cambiare ed alla nuova Europa dei popoli che vogliamo costruire».
Inutile dire che l’appello istituzionale come il manifesto della società civile e il sostegno di tutti i big nazionali sono la risposta ai mal di pancia dei dem campani. Che hanno troppi candidati, l’un contro l’altro armati, e rischiano di vedere sfumare la riconquista di un seggio a Strasburgo. Tant’è che oggi per la chiusura della campagna elettorale di Roberti arriverà l’ex segretario Dario Franceschini.
E oggi alla Fondazione Premio Napoli presieduta da Domenico Ciruzzi con l’ex procuratore nazionale Antimafia ci sarà il saggista Donald Sassoon e il vicedirettore Svimez, Giuseppe Provenzano.
L’ex governatore Antonio Bassolino, in piazza contro la violenza e ormai definitivamente scagionato da ogni accusa, conferma il ritorno nel Pd e annuncia «voterò Roberti alle Europee».
Anche se sulla mini-manifestazione di piazza Carità aggiunge: «La partecipazione è scarsa perché bisognava prepararla meglio, è stata decisa all’ultimo momento». E ancora: «Il mio augurio è che si lavori per organizzare un grande corteo a Napoli, che si muovano le scuole, un movimento organizzato contro la camorra». Non stupisce ma è da registrare, invece, il niet del sindaco Luigi de Magistris negli studi di Canale 21: «Franco Roberti? Non lo voterei mai». In ogni caso nessuna indicazione di voto. Quello del sindaco resta segretissimo.
Intellettuali
Oggi ci saranno con lui anche Domenico Ciruzzi e il saggista Donald Sassoon