Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«En plein» di Insurgencia Giordano nuovo assessore nella Terza Municipalità
Dopo Rinaldi, Poggiani e De Majo anche il leader del movimento con il sindaco. Va al posto di Marmorale, già in giunta con l’ex pm
Insurgencia fa l’en al Comune di Napoli. Il centro sociale, da sempre politicamente vicino alle posizioni di Luigi de Magistris, dall’altro ieri può contare anche su Egidio Giordano, nuovo assessore alle Politiche sociali e alla Cultura alla Terza municipalità; quella nella quale ricade un territoriochiave, come la Sanità. Giordano prende il posto che fu di Laura Marmorale — diventata assessore ai Diritti di cittadinanza ed alla Coesione sociale con de Magistris durante l’ultimo rimpasto — anche lei vicina all’ambiente del centro sociale di sinistra. Stesse «origini» anche per Ivo Poggiani, presidente della Terza municipalità, che alcuni rumors di palazzo San Giacomo vorrebbero come possibile candidato sindaco in caso di primarie per scegliere il successore del primo cittadino che, come ha spiegato l’ex magistrato, «sceglieremo quest’estate, al massimo a settembre». Boatos, certo. Ma che vanno registrati perché sono sempre più ricorrenti. Unitamente a quelli che vorrebbero anche l’assessore ai Giovani e alla Polizia municipale, Alessandra Clemente, in pole per la stessa casella.
Giordano è il compagno di Eleonora De Majo, consigliere comunale e presidente della commissione Urbanistica comunale, anche lei proveniente da Insurgencia. Ma nella componente di Dema vicina al centro sociale c’è anche Pietro Rinaldi, pur lui con passati a Insurgencia e oggi capo di Gabinetto di de Magistris in Città Metropolitana dopo 7 anni trascorsi da consigliere comunale di maggioranza prima di dimettersi per trasferirsi a piazza Matteotti. Insomma, una scelta di campo assolutamente totale quella del primo cittadino napoletano che lascia intendere sempre più chiaramente quanto il mondo movimentista sia un suo bacino elettorale molto importante, soprattutto in vista dei prossimi appuntamenti che lo potrebbero vedere candidato tanto alle regionali del 2020, quanto ad eventuali Politiche se si andasse a elezioni anticipate.
Non mancano ovviamente le polemiche. La nomina di Giordano ha creato infatti malumori proprio all’interno di Dema, il partito del sindaco all’interno del quale le acque sono già molto agitate. E dove, in vista del voto di dopodomani, le varie componenti stanno procedendo letteralmente in ordine sparso, senza indicazioni di scuderia, vista la dichiarazione dello stesso de Magistris che ha affermato di non voler «dire per chi voterò neppure sotto tortura».
Una frase che, secondo molti, a urne chiuse, potrebbe avere ricadute sugli equilibri all’interno della maggioranza. Anche perché il candidato espressione della coalizione c’è, ed è Sandro Fucito, presidente del Consiglio comunale. Ma il sindaco non ha esporsi e la cosa è stata male interpretata in alcuni ambienti della sinistra. Sinistra già agitata dopo le frizioni e i dissapori scatenatisi dopo la visita del ministro Salvini del
Luongo con «La sinistra»
In un articolo pubblicato ieri dal titolo «Dema in ordine sparso alle elezioni» la candidatura di Antonio Luongo è stata attribuita alla lista «+Europa» invece che a «La Sinistra» nella Circoscrizione Sud . Ci scusiamo con l’interessato. la scorsa settimana che si è trasformata in un terreno di scontro durante il corteo tra gli esponenti di Potere al Popolo e dei movimenti.
Intanto, in una nota firmata dai gruppi di opposizione si legge che «si rischia lo scioglimento del Consiglio causa le beghe interne alla Maggioranza sempre in lotta per la conquista di una poltrona, dopo lo scontro per le nomine e staffisti alla Città Metropolitana; l’ultimo scontro, la scalata dei movimenti con l’ingresso di Egidio Giordano nella giunta del terzo Parlamentino». Lo scontro, secondo le opposizioni, ha mandato deserta la conferenza dei Capigruppo che doveva fissare la data, ormai vicina alla scadenza dei 20 giorni concessi dalla diffida del Prefetto.