Corriere del Mezzogiorno (Campania)
L’alta capacità per il viaggio in sole due ore Sul piatto 6,2 miliardi
BARI Un ammodernamento che non può essere più rinviato e che è necessario per velocizzare i collegamenti tra le dorsali adriatica e tirrenica. La realizzazione dell’alta capacità Bari-Napoli rientra tra le opere strategiche del Piano industriale 2019-23 del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane che prevede una importante accelerazione degli investimenti infrastrutturali per tutto il Mezzogiorno (destinati 16 miliardi complessivi). La «nuova» linea, infatti, ha un costo stimato di 6,2 miliardi e la conclusione dell’opera è prevista per il 2026. Dopo tale data, a lavori ultimati, sarà possibile viaggiare da Bari a Napoli in 2 ore e fino a Roma in 3 ore. Tuttavia, prima della scadenza sono previsti aggiornamenti continui e riduzione dei tempi grazie all’attivazione per fasi.
L’investimento prevede sia interventi infrastrutturali differenziati per i diversi tratti (velocizzazioni, raddoppio, varianti all’attuale tracciato) sia interventi tecnologici diffusi per il potenziamento e l’aggiornamento della rete con apparati e sistemi di ultima generazione in grado di aumentarne capacità e velocità. Dal punto di vista operativo nel 2014 è stato nominato un commissario pro tempore dell’opera, Maurizio Gentile, il cui ruolo ha consentito di accelerare e semplificare gli iter autorizzativi relativi alle fasi progettuali attraverso l’emissione di ordinanze ad hoc.
Ecco la situazione lungo tutto il tracciato. La velocizzazione Bari-Foggia (a 200 km/h) sarà conclusa entro il 2021, mentre la bretella di Foggia è già in funzione del 2015. Il tratto da Bovino a Cervaro è stato attivato nel giugno del 2017 e per l’asse Orsara-Bovino si arriverà alla pubblicazione del bando di gara entro il 2020. Il collegamento Apice-Orsara prevede lavori per due lotti: il primo Apice – Hirpinia è stato assegnato al Consorzio di imprese costituito da Salini Impregilo, Astaldi, Rocksoil, Net Engineering e Alpina (608 milioni). A maggio si è aperta la conferenza di servizi per il secondo lotto Hirpinia-Orsara da 1,5 miliardi di euro (quasi interamente in galleria per 27 km). Realizzato il collegamento Vitulano-Apice (attivo dal 2008), mentre il tratto Frasso Telesino-Vitulano sarà curato da Pizzarotti, Ghella, Itinera, Salcef, Eds Infrastrutture, Geodata Engineering, Integra e Rina Consulting (primo lotto da 230 milioni) e completato dopo l’assegnazione del secondo lotto entro luglio 2019 (San Lorenzo-Vitulano). Gli ultimi due passaggi sono tra Cancello e Frasso Telesino e tra Napoli e Cancello. In entrambe i casi i cantieri sono aperti e l’attivazione definitiva è prevista per il 2023.