Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Tutto fa location, anche le capuzzelle
Storicamente adottate e ingraziate con i refrischi — preghiere che avrebbero aiutato l’anima sconosciuta a progredire verso il paradiso in cambio di grazie — oggi il destino delle capuzzelle è quello della città: essere location. Ma attenzione, direbbe Totò, noi appartenimmo ‘a morte! Il Cimitero delle Fontanelle, al di là del valore storico-antropologico, resta un sacrario. Un immenso ossario nelle viscere della città peraltro legato alle sue più grandi disgrazie: un luogo in cui sono confluiti napoletani che non ebbero vita facile, figuriamoci la morte. Sotto quelle volte s’inala umido tufo e spiritualità. La musica sacra, che pure è stata eseguita, accarezza le ossa di quegli sventurati. Ma il jazz? Siamo certi che la febbre di location non abusi del silenzio che avvolge le «pezzentelle»? O c’è del sacro anche nel jazz? La questione resta aperta.