Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il j’accuse di Carfagna Si avvicina la resa dei conti
Nel centrodestra il dato più curioso è che nessuno dei due Mussolini in campo (Alessandra, per Forza Italia, e Caio Mussolini, con Fratelli d’Italia) è stato promosso dall’elettorato del Mezzogiorno.
Ma nel partito di Berlusconi, che in Campania è scivolato fino al 12,2% , risulterebbero riconfermati Aldo Patriciello, a capo di uno dei gruppi più importanti della sanità privata, e Fulvio Martusciello, ex assessore regionale, che ha ringraziato con una nota il forte sostegno ottenuto in Calabria, pronto a subentrare a Berlusconi. Lorenzo Cesa, leader Udc, è giunto terzo, e rischia l’esclusione.
Intanto, i vertici campani degli azzurri scaricano molte responsabilità sul cerchio magico berlusconiano (Tajani, Ronzulli, Toti). Ad assestare il primo colpo è Mara Carfagna: «C’è la grande soddisfazione di aver riportato in Europa il presidente Berlusconi. È tuttavia innegabile che le percentuali che raccogliamo sono inferiori alle aspettative. Il partito non può più essere gestito da uno staff, ha bisogno invece di una nuova struttura politica in grado di prendere decisioni e di valorizzare le energie e le competenze che si sono formate in questi anni e dalle quali non è più possibile prescindere. Persino le liste per le elezioni europee sono passate in ufficio di presidenza soltanto per una formale ratifica. È evidente che così non può funzionare, a meno che non si voglia calpestare la storia di Forza Italia». A farle da coro anche Armando Cesaro, capogruppo regionale, e il coordinatore campano Domenico De Siano. «In alcune aree — dice Cesaro — Forza Italia non ha raggiunto neppure il 9%: è evidente che il partito non ha retto e chi lo ha guidato deve fare un passo indietro». De Siano va all’attacco: «Un clamoroso cartellino rosso ad una struttura che ha indebolito l’incredibile sforzo di una classe dirigente che, soprattutto al Sud e in Campania, ha dimostrato sui territori, tra la gente e meglio di qualunque staff, competenza e capacità di interpretare il progetto politico del nostro leader». Infine Stefano Caldoro con la sua prudenza: «Berlusconi trascina Forza Italia da Nord a Sud. In Campania come sempre uno dei migliori risultati, il centrodestra unito è netta maggioranza».
” Basta con chi governa il partito senza considerare chi porta i voti e le energie sul territorio