Corriere del Mezzogiorno (Campania)
I Mastella non ci stanno: «Primarie in Forza Italia Ma molti parlano senza avere alcun voto»
Dopo la vice presidente della Camera Mara Carfagna e i maggiorenti campani del partito, ora sono Clemente Mastella, sindaco di Benevento, e la consorte parlamentare, Sandra Lonardo, a rivendicare spazio e considerazione in Forza Italia e a reclamare una svolta organizzativa interna al partito dopo l’esito delle elezioni europee.
«Chiederò le primarie in Forza Italia. Senza quelle non mi siedo a nessun tavolo». Clemente Mastella punta i piedi dopo il risultato conseguito nel Sannio e in Campania dalla sua candidata alle Europee, Molly Chiusolo, che ha ottenuto 19 mila 231 preferenze. «Se non ci saranno le consultazioni primarie— prosegue — ognuno prenderà la strada che riterrà più opportuna. Senza il nostro appoggio non c’è nessun centrodestra che tenga: in Campania e nel Sannio Forza Italia è andata molto meglio che nel resto del Paese».
Si è pure irritato per il risalto mediatico dato al boom della Lega nella sua Ceppaloni. «Ogni volta che mi sono candidato alle Politiche o alle Europee sono sempre stato il più votato a Ceppaloni. È capitato con la Dc, con il Ccd, con l’Udeur e con Forza Italia. Stavolta non ero candidato, bensì ho sostenuto una consigliera comunale di Benevento, non di Ceppaloni, e trasferire i voti non è certamente impresa facile come qualcuno, invece, vorrebbe far intendere. In ogni caso mi dispiace che ogni volta si facciano le pulci solo al sottoscritto senza guardare altrove, dove pure si sono registrate clamorose bocciature».
Insomma, si parla di Ceppaloni e non di Arcore. Ma soprattutto, nessuno pensi di fare i conti senza di lui in vista delle prossime consultazioni elettorali regionali. «Se viene meno Mastella — dice di sé, parlando in terza persona — il centrodestra in Campania perde. I 5 Stelle sono ancora primi. Se il centrodestra si priva dell’area di quelli che fanno riferimento a me non ha speranze. Ci può stare pure la Lega, ma non vince». Poi, le ultime reazioni interne a Forza Italia sulla gestione del partito. Silvio Berlusconi ha convocato per domani pomeriggio a Villa Gernetto l’ufficio di presidenza sia per mettere a tacere le contestazioni interne, sia per progettare il rilancio di Forza Italia. Ieri, a Bruxelles peril Ppe, era sotto braccio con Fulvio Mar tusci ello, che sarà riconfermato europarlamentare con la rinuncia del Cavaliere. Ma in Forza Italia è il momento del tutto contro tutti. E nessuno che si assuma la responsabilità della débacle.
«Non mi piace questa sarabanda che si è scatenata intorno al cosiddetto cerchio magico in Forza Italia — commenta Mastella —. A parte che molti di quelli che gridano allo scandalo ne hanno fatto parte, mi pare un po’ una sorta di insolenza dal punto di vista morale. È vero che il partito va cambiato. E noi ci muoveremo sia qui che a livello nazionale per farlo». Ma poi, il sindaco di Benevento torna sul dato della tornata elettorale europea .« Siamo impermeabili— afferma—Molly Chiusolo è giunta terza nel collegio dopo Berlusconi e Patriciello con 19 mila preferenze. Un risultato che abbiamo conseguito nonostante dovessimo nuotare controcorrente. Chiedo che si riparta tenendo conto dei voti delle Europee. Alle prossime elezioni, non so quando, deciderò io — aggiunge il primo cittadino sannita ed ex ministro — Non accetto più fughe in avanti. Voglio fare l’allenatore di una squadra nuova».
E la moglie, Sandra Lonardo, insiste: «Nel partito devono andare avanti quelli che hanno i voti. In Forza Italia ci sono tanti che stanno lì senza averne. Occorre avere la possibilità di selezionare i candidati attraverso le primarie. Noi abbiamo dimostrato di avere il nostro zoccolo duro. Il buon corridore si vede alla lunga e noi sono trent’anni che siamo in politica».