Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Mattarella ricorda gli agenti uccisi «Riconoscenza e dolore da tutti»
Il Presidente in treno per i 180 anni della Napoli-Portici: «Grazie ai ferrovieri, servitori dello Stato» L’ad delle Fs: «Pronti a rinnovare la flotta delle linee regionali, quasi 20 miliardi da investire al Sud»
I180 anni della prima ferrovia italiana, la Napoli-Portici, sono l’occasione per celebrare l’autenticità dello spirito di servizio di tanti lavoratori che formano la spina dorsale del paese. Come i ferrovieri, ripetutamente ringraziati dal capo dello Stato, ma soprattutto dei due agenti di polizia ammazzati negli uffici della questura di Trieste, di cui uno, Pierluigi Rotta, di 34 anni, originario di Pozzuoli.
I 180 anni della prima ferrovia italiana, la NapoliPortici, sono l’occasione per celebrare l’autenticità dello spirito di servizio di tanti lavoratori che formano la spina dorsale del paese: sottoposti come sono all’imperativo morale del dovere da assolvere. Come quello dei ferrovieri, ripetutamente ringraziati dal capo dello Stato, ma soprattutto dei due agenti di polizia ammazzati negli uffici della questura di Trieste, di cui uno, Pierluigi Rotta, di 34 anni, originario di Pozzuoli.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella rende omaggio alle vittime della sparatoria durante il suo intervento nella piazza della stazione di Portici-Ercolano, dove è stato accolto dal coro degli allievi del liceo che ha intonato l’inno di Mameli, strappando quarantacinque secondi di applausi della folla assiepata dietro le transenne e pronta a sfidare la pioggia. «La nostra vita si sviluppa attraverso l’azione quotidiana di tante persone sconosciute, servitori dello Stato, della nostra comunità, come i due agenti assassinati a Trieste — sottolinea il capo dello Stato —. Questo applauso di affetto, riconoscenza e dolore esprime il sentimento del paese». Mattarella ha raggiunto Portici a bordo di un treno storico delle Ferrovie dello Stato proveniente dalla stazione Centrale di Napoli. Ad accompagnarlo, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (presente con la sua fidanzata Virginia Saba), il ministro dei Trasporti Paola De Micheli, il presidente della Regione Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ed il prefetto Carmela Pagano, che ha accolto una delegazione di navigator. «Il 2019 registra una forte crescita sia in termini di ricavi che di profittabilità — afferma nel suo intervento Gianfranco Battisti, ad del gruppo FS Italiane —. Siamo il primo grande gruppo industriale del Paese per capacità di investimento con circa 13 miliardi all’anno, per un totale, nei prossimi cinque anni, di 58 miliardi, di cui un terzo destinati al Sud».
Non solo. Tra gli obiettivi anche il radicale rinnovo della flotta regionale di treni: «Nei prossimi quattro anni porteremo a compimento — aggiunge — l’ingresso di 600 nuovi treni regionali, che ci consentiranno di avere la flotta più giovane d’Europa. Ed una forte crescita internazionale, che ci vede già impegnati in 60 Paesi, a fronte di una domanda globale in infrastrutture ferroviarie e stradali che nei prossimi 10 anni sarà di 20 mila miliardi di dollari. Forniremo un sostegno alla riqualificazione delle grandi aree urbane delle nostre città, trasformando le aree ferroviarie dismesse in luoghi di nuova urbanizzazione». Il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli asserisce che il «nostro compito è quello di investire sul futuro del paese» per cui «la nostra sfida resta quella di potenziare lo strumento principe della mobilità, il treno, come volano per la lotta alle differenze di opportunità». Quelle differenze che, tuttavia, sottolinea il sindaco di Portici, Enzo Cuomo, vanno colmate subito: «Oggi celebriamo i 180 anni della prima linea ferroviaria Napoli-Portici. Ovviamente, tanto è stato fatto ma ancora tanto occorre fare. Quindi auspichiamo che in una città del Sud come Portici, che è stata sede della prima linea ferroviaria d’Italia, ci possano essere rilancio e riscatto per colmare il solco che si è scavato nel corso degli anni».
Mattarella, prima di recarsi al Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa, ha scoperto una lapide che ricorda i 180 anni della linea Napoli-Portici di 7,5 chilometri.
La tratta fu inaugurata il 3 ottobre 1839 con il primo viaggio in treno della storia d’Italia. Il tragitto fu percorso in 11 minuti da due convogli, composti da due locomotive gemelle: la Bayard e la Vesuvio, un tender e nove vagoni in grado di ospitare oltre 250 passeggeri.