Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Tridente azzurro a Torino Una sfida che vale doppio
A Torino con Callejon, Mertens e Insigne. Il piano anti-granata: i «piccoli» che non danno riferimento
Il pareggio di Genk, le polemiche sull’esclusione di Insigne, le occasioni fallite da Milik, il Napoli a Torino vuole mettere tutto da parte e lanciare un messaggio al campionato nel giorno di Inter-Juventus.
La tradizione è favorevole, il Napoli negli ultimi tre anni allo stadio «Grande Torino» ha vinto esprimendo ottime prestazioni, realizzando complessivamente undici gol. Il punto di riferimento è la gara dello scorso campionato, quando il Napoli vinse 3-1 con l’attacco «leggero» formato da Callejon, Mertens, Insigne e Verdi, uno degli ex della sfida. «Verdi è a buon punto, a Parma ha fatto buone cose come l’assist ad Ansaldi per il gol che è un’azione provata in allenamento. E anche l’occasione clamorosa fallita da Meité è nata da Verdi», così ne ha parlato in conferenza stampa Mazzarri che, vista anche l’assenza di Zaza, ha in mente di schierarlo tra le linee proponendolo come riferimento per lo sviluppo del gioco. Mazzarri ha provato a nascondere le carte: «Non voglio dare vantaggi al Napoli, potrei anche scegliere la difebilmente sa a quattro» ma l’impianto tattico non dovrebbe essere snaturato, confermando il 35-1-1 con Iago Falque possibile variante a gara in corso per passare al 3-4-3. «Non è ancora lui. Non ha un minutaggio per partire dall’inizio, ma a gara in corso se lo metto dentro potremmo vederlo a un buon livello», ha spiegato Mazzarri. Ancelotti conosce le caratteristiche del Torino, un anno fa riuscì a metterlo in grande difficoltà ma sta studiando una sorpresa per colpire la formazione di Mazzarri. L’idea è pescare nelle conoscenze tattiche del passato, riproporre i movimenti del «tridente dei piccoletti» sia in fase offensiva per la ricerca dell’uno contro uno con Izzo e compagni che nella pressione sulla costruzione del Toro. «Sanno andare in contropiede in modo feroce, hanno valori tecnici enormi, giocano a velocità pazzesche. Dobbiamo stare attenti a non perdere palla in fase di costruzione», così Mazzarri ha sviscerato una delle possibili chiavi della partita. In fase di non possesso Ancelotti chiederà a Callejon e Insigne d’abbassarsi per coprire il campo considerando che i due quinti (probaDe Silvestri e Ansaldi) rappresentano una delle principali risorse del Torino. Zielinski dovrebbe lavorare a supporto di Mertens essendo pronto poi ad abbassarsi sugli interni di centrocampo quando il Toro riuscirà a superare la prima linea di pressione. Lozano, Llorente e Milik sono le possibili armi a gara in corso con caratteristiche diverse per cambiare la partita.
Di Lorenzo, fresco di convocazione in Nazionale, e Ghoulam proveranno a dare ampiezza alla manovra (non è esclusa l’ipotesi Hysaj a sinistra) costringendo gli esterni del Toro a preoccuparsi anche della fase difensiva, l’assenza di Koulibaly dovrebbe spingere Ancelotti a dare fisicità alla mediana con la coppia AllanFabian Ruiz. Manolas e Luperto saranno i due centrali di difesa con la preoccupazione di tenere a bada Belotti che comanda la classifica marcatori in compagnia di Immobile, Zapata e Berardi. Tonelli è tornato tra i convocati, col Napoli non accadeva dall’ultima trasferta con Sarri, a Genova contro la Sampdoria.
” Mertens È una bella squadra, con calciatori forti Noi siamo pronti a dare il massimo