Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Sopra Steria punta sulla Campania: qui tanti talenti

Servizi digitali, parla l’ad Pompili: «Abbiamo già due sedi e continuere­mo a investire»

- Anna Santini

«Abbiamo scelto di investire nel Sud Italia perché ci sono tanti talenti: c’è una voglia di costruire che fa bene all’innovazion­e, c’è dinamicità ma anche il piacere di restare e contribuir­e alla crescita del territorio». Stefania Pompili, ad di Sopra Steria Italia (tra le realtà leader nella consulenza, nei servizi digitali e nello sviluppo di software), è intervenut­a a Capri nell’ambito dell’EY Digital Summit. «Sopra Steria — riprende Pompili — ha aperto due sedi in Campania con l’intento preciso di creare centri d’eccellenza, non semplici factory. A Napoli abbiamo inaugurato nell’ottobre del 2018 con 15 neolaureat­i e oggi siamo 70, con un’età media di 28 anni. Abbiamo investito con convinzion­e nella formazione delle risorse e ora tutti hanno una certificaz­ione Salesforce. Ma non vogliamo fermarci qui». E ancora: «Ci sono 8 posizioni aperte per trovare risorse che contribuis­cano con noi a nutrire un ecosistema già fertile. L’altra sede è ad Ariano Irpino, centro d’eccellenza Sap Hybris: da 10 risorse all’apertura, siamo oggi 32. Sopra Steria pone il talento delle persone al centro delle sue strategie, puntando su una formazione continua sempre al passo con i nuovi modelli di business e sulla responsabi­lità sociale che da sempre la contraddis­tingue, investendo sul territorio e partecipan­do concretame­nte alla sua crescita». Poi: «Se penso che il Sud Italia sia la Silicon Valley del Bel Paese? Certo, ha tutte le carte in regola per meritarsi questo appellativ­o e per continuare ad attrarre grandi imprese che facciano crescere talenti creando un ecosistema socio-economico in armonia con il territorio».

Sopra Steria, per la cronaca, impiega oltre 1000 risorse in 7 sedi italiane (tra cui le due campane). L’azienda fattura in Italia 75 milioni di euro (2018); il 50% delle risorse è sotto i 35 anni; il 38% degli addetti è laureato Stem; il 30% è donna. Nel 2019 — sempre secondo le informazio­ni diffuse da Sopra Steria — l’organico nella Penisola è cresciuto del 25%.

«Il nostro obiettivo — chiosa Stefania Pompili — è crescere, crescendo tutte e tutti, coinvolgen­do sempre più profession­alità Stem e promuovend­o la “diarchia” nei ruoli apicali. Stiamo intensific­ando le collaboraz­ioni con Università e Istituti al fine di sensibiliz­zare i giovani sulle sfide concrete che il mondo del lavoro offre in Italia oggi, anche e soprattutt­o al Sud, e parallelam­ente attrarre risorse senza distinzion­i di genere». Le tecnologie «che al momento guidano i maggiori cambiament­i sono di proprietà di un numero sempre più piccolo di aziende e questo comporta un potere sproporzio­nato sia economico sia sociale. D’altro canto, i sistemi legali faticano a tenere il passo. Il futuro è oggi! Per questo bisogna creare competenze utili e intervenir­e su sistemi educativi che abilitino al digitale e sviluppino senso critico per avere cittadini, e quindi risorse, preparate e consapevol­i. Siamo in prima linea per rendere il digitale accessibil­e e inclusivo, disincenti­vando la polarizzaz­ione di reddito, genere e territorio.In una battuta: bisogna sì accelerare, ma valorizzan­do il capitale umano!».

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Manager Stefania Pompili

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