Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il piano di Pone per l’omaggio a Badura-Skoda
Non era certo nelle aspettative degli appassionati che la conclusione della stagione concertista del Tetro di San Carlo, evento dai toni solitamente quasi festosi, si trasformasse in un recital alla memoria di Paul Badura-Skoda, grande pianista e didatta che ci ha lasciato meno di una settimana fa. Ma il giovane talento napoletano, Lorenzo Pone, stella del firmamento pianistico, del grande maestro è stato lungamente allievo, dopo essersi diplomato al San Pietro a Majella sotto la guida i Francesco Mariani e, per tanto, la dedica è inevitabile, per riconoscenza e per sentimento.
Alle 18 sul palco del Massimo napoletano, il vanto della Scuola pianistica napoletana, oggi residente a Vienna , si esibisce in un recital che rientra nel progetto «Concerto d’Imprese», nato per arricchire la stagione sinfonica e giunto al secondo anno di vita. Profonda introspezione dello spartito asservita ad una brillante tecnica, permettono al giovane pianista, nipote dello scrittore Domenico Rea e da questi introdotto all’amore per la musica, di proporre programmi variegati, come quello sul palco del Massimo napoletano che andrà dalla Sonata in fa minore op. 1 n. 10 di Lodovico Giustini , poco noto compositore toscano contemporaneo di Domenico Scarlatti, a tre Préludes di Claude Debussy a tre Notturni Op.15 di Chopin fino al classicismo della Sonata in re maggiore, Hob. XVI/51 di Haydn e della Sonata in la bemolle maggiore, Op.26 di Beethoven.