Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Tommasi (Aic): «Se servirà difenderemo i giocatori»
Tommasi (Aic): si va in ritiro solo per le gare
I ritiri eventuali hanno una funzione che può servire a preparare l’incontro, ma è raro che ciò accada per altri motivi
L’ammutinamento dei calciatori del Napoli dopo la gara di Champions di martedì con il Salisburgo tiene banco e si arricchisce giorno dopo giorno di nuove notizie. La squadra, dopo l’allenamento di ieri a porte aperte al San Paolo, stasera andrà in ritiro, ma ormai la rottura con la società sembra insanabile. Da una parte De Laurentiis è fermo sulle sue posizioni, cioè far valere i suoi interessi anche per vie legali, dall’altra i calciatori che hanno deciso con una prova di forza, di disertare il ritiro imposto dalla società dopo la partita con gli austriaci in Champions.
I contorni della vicenda non sembrano ancora definiti, resta l’amarezza per un episodio molto grave che ha turbato tutto l’ambiente Napoli, ma anche il calcio italiano. Secondo gli esperti di diritto sportivo, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, ha davanti due opzioni. La prima prevede l’applicazione di una multa equivalente al 5 per cento dello stipendio (lordo) mensile del giocatore. La seconda prevede che il club si attivi davanti al collegio arbitrale, chiedendo una multa che può arrivare fino al 25 per cento dello stipendio lordo mensile che di fatto è il 50% dello stipendio netto.
Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana calciatori, offre il suo aiuto ai calciatori azzurri: «Se i calciatori decideranno di rivolgersi all’Associazione italiana Calciatori – ha detto a Radio 24 — e quindi ci saranno gli estremi per difenderli, sempre che ci sia un’azione legale, ovviamente noi siamo a disposizione come in tutti i casi». Tommasi spiega che «il ritiro o l’eventuale permanenza presso il centro sportivo deve essere funzionale alla preparazione atletica e deve avere una finalità che è quella di preparare la partita. Al momento non conosciamo i fatti precisi: se i calciatori ci chiederanno una mano gliela tenderemo». Il presidente dell’Aic ha chiarito, dunque, quale debba essere la ragione unica per il ritiro di una squadra: «I ritiri eventuali hanno una funzionalità, che può essere di viaggio o può essere funzionale alla preparazione di una partita, di un evento o di uno spostamento in altra città o un altro luogo per svolgere le partite». Tommasi, da ex calciatore, non ama i ritiri, li definisce così: «Un’anomalia del nostro sistema. Sostanzialmente durante il ritiro si preparano le partite, dormendo insieme ai colleghi. Ci sono momenti in cui le squadre e i gruppi ritengono di doversi isolare o di doversi ritrovare come gruppo e quindi scelgono di spostarsi insieme nella struttura sportiva per poter preparare al meglio certi appuntamenti, ma questo deve far parte della preparazione della partita». Avendo giocato a calcio ad altissimi livelli, Tommasi sa che non è «sicuramente raro che ci siano presidenti allenatori e dirigenti che decidono di portare la squadra tutta insieme in un determinato luogo non per la gara ma in conseguenza di altre scelte. Mi sembra di capire che i giocatori del Napoli però si stiano allenando».
Il presidente dell’Assocalciatori non entra nel merito, anche perché al momento non sono ancora scattate le richieste della società. «La squadra – ha concluso — sta preparando la sfida di domani contro il Genoa. E allo stesso tempo, dà notizia del comunicato stampa, il Napoli ha preparato azioni legali perché probabilmente intravede in questo comportamento un’inadempienza».