Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Mozione a de Magistris, incombe Renzi
Sul voto alla mozione di sfiducia a de Magistris potrebbero incidere tante variabili, in un verso o nell’altro. Molti firmatari hanno preso al volo l’occasione ben sapendo che arrivare a 21 voti, quindi andarsene a casa in caso di approvazione della mozione, non sarà cosa proprio semplice da raggiungere. Ma c’è un altro aspetto che potrebbe incidere sul voto, e non sono soltanto le elezioni Regionali del 2020 alle quali alcuni consiglieri oggi in maggioranza con de Magistris potrebbero prenderne parte ma a sostegno di De Luca. C’è infatti anche il possibile sbarco in consiglio comunale di Napoli del partito di Matteo Renzi, «Italia Viva», al quale guardano con grande attenzione molti consiglieri comunali, tanto di opposizione quanto di maggioranza.
Nell’ambiente renziano di Napoli viene dato per molto probabile l’ipotesi che Carmine Sgambati, consigliere di maggioranza con Agorà (che non è tra i firmatari della mozione), stia concretamente riflettendo sul passaggio in Italia Viva che significherebbe poi diventarne capogruppo.
Sgambati, al momento, pur avendo sostenuto per otto anni de Magistris, non pare avere più lo stesso feeling di un tempo con il sindaco. Inoltre, si tratta di un esponente politico molto vicino a Giovanni Palladino, tra i principali referenti di Renzi a Napoli ed ex parlamentare Dem, di cui Sgambati ha sempre ricordato, a proposto della candidatura di entrambi nella lista dell’allora Ccd al Comune «che quando Paladino prese 1016 voti ed io 1000 piuttosto che fargli ricorso gli feci .... da testimone di nozze».
Insomma, il rapporto tra i due è forte e si è consolidato ancor più negli anni trascorsi insieme nella Margherita, partito dal quale proviene Renzi. Con Sgambati, potrebbe passare con Italia Viva anche Domenico Palmieri, capogruppo di Napoli popolare al Comune, con passati socialisti ed oggi legato a Stefano
Caldoro. Il quale, il 26 ottobre scorso al Corriere del Mezzogiorno, ha consegnato questa riflessione: «Resto in attesa di capire — ha detto Palmieri — che scenari si apriranno nel centrodestra locale. Ma se la deriva sarà quella populista che stiamo vedendo, non escludo che quello di Renzi sia il contenitore più plausibile non solo per me ma per tanti come me che fino a oggi sono stati contrari anche ad un certo centrosinistra».
Sgambati e Palmieri potrebbero comunque non essere gli unici due consiglieri comunali di Napoli interessarti ad Italia Viva. Ad Italia
Viva ha già aderito Apostolos Paipais, presidente della Municipalità di Scampia, molto vicino sempre a Giovanni Paladino. Segnali chiari di allargamento su Napoli da parte del partito dell’ex premier. Ecco perché più tempo passa prima della calendarizzazione della mozione di sfiducia al sindaco, più rischi ci sono per de Magistris.