Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Aeronautica militare, aperto l’anno accademico
NAPOLI Dopo le celebrazioni napoletane del 4 novembre, le Forze armate hanno scelto ancora la Campania per una evento di altissimo profilo: l’apertura, ieri all’Accademia di Pozzuoli, dell’anno accademico 2019-20 di tutte le strutture di formazione dell’Aeronautica militare. A dare la misura dell’importanza dell’evento, la presenza del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, del sottosegretario agli Interni Carlo Sibilia, dei massimi vertici militari di tutte le Armi, del Capo di Stato maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, del prefetto di Napoli, del sindaco di Pozzuoli e, come ospite straordinario, l’amministratore delegato di Lamborghini, Stefano Domenicali che ha tenuto una lectio magistralis su «Competenze e leadership per l’industria del futuro».
E proprio sulle competenze, intese come elemento chiave per vincere le sfide del futuro, si è soffermato Domenicali quando ha ricordato come i settori dell’automotive e dell’aeronautica abbiano caratteristiche molto simili dal punto di vista tecnologico, dei materiali, della ricerca e della capacità di affrontare l’innovazione. Da qui il profondo parallelismo tra l’esperienza industriale di alto livello e quella militare dell’Accademia, mondi accomunati dalla necessità di avere grandi professionalità che si possono formare solo presso strutture d’eccellenza come, appunto, l’Accademia e le altre scuole dell’Aeronautica. Il ministro Guerini, dopo aver sottolineato la perfetta riuscita delle recenti celebrazioni del 4 novembre a Napoli e la grande vicinanza alle Forze armate mostrata dai napoletani, ha richiamato l’attenzione dei cadetti sulla capacità, nel loro percorso di formazione, di tenere insieme umiltà e ambizione e sul valore di una leadership che sia capace di creare squadra per raggiungere gli obiettivi.
Tutti questi concetti sono confluiti nella cerimonia di ieri che, come ha ricordato il ministro, rappresenta un evento particolarmente importante per l’Aeronautica, perché costituisce il momento in cui si rende omaggio a quella che oltre ai mezzi tecnologici è la principale risorsa: quella umana. Una risorsa che viene creata attraverso un duro percorso di formazione, necessario per affrontare un mondo sempre più complesso perché, come ricordava il ministro: «Il futuro di ogni organizzazione risiede nelle capacità della sua risorsa umana di adattarsi ai cambiamenti, di fare la differenza di fronte a domini e scenari sempre più complessi e difficili. Oggi le mappe si sovrappongono e c’è bisogno di una bussola e la formazione è una di queste bussole».
É un compito certamente non facile ma, d’altra parte, nell’Accademia dell’Aeronautica si preparano figure e vite straordinarie, come quella del colonnello Luca Parmitano, che a Pozzuoli si è formato e che ora è al comando della Stazione spaziale internazionale.