Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Pubblicazioni e ricerche, la Vanvitelli avanza Adesso è settima in Italia
È la classifica sugli atenei con meno di 50 anni Nature Index pone ai primi posti quelli orientali
Il Nature Index ha da poco resa pubblica la sua classifica delle migliori università al mondo che hanno meno di 50 anni di vita. La graduatoria è realizzata da Springer Nature, il noto editore internazionale, per sottolineare il ruolo degli atenei “giovani”.
Due i parametri utilizzati per mettere in fila le università. Uno è il numero di pubblicazioni (article count) e l’altro è il contributo dei ricercatori (fractional count). Entrambi censiti su un ampio numero di riviste internazionali di alta qualità tra agosto 2018 e luglio 2019. Relativamente alla Campania, la classifica non prende naturalmente in considerazione la Federico II, il più antico ateneo del Mezzogiorno. L’università Vanvitelli, che nacque nel 1991 da una scissione di Medicina della Federico II come Seconda Università di Napoli, è al centotrentacinquesimo posto. Tra le italiane, è preceduta dalla Scuola internazionale superiore di studi avanzati, che è a Trieste e si è piazzata al trentacinquesimo posto; dall’ateneo di Brescia, dall’università dalla Bicocca di Milano, da Roma Tor Vergata, da Roma Tre, dall’ateneo della Calabria. La graduatoria è dominata dalle università dell’Estremo Oriente. Nelle prime dieci posizioni compaiono tre atenei cinesi ed altrettanti sudcoreani. «È la prima volta che un ranking internazionale riconosce il valore di un’accademia giovane come la Vanvitelli – commenta il rettore Giuseppe Paolisso – e questo ci motiva a sviluppare ulteriormente le strategie di attrazione di giovani ricercatrici e ricercatori anche dall’estero e ad incentivare le collaborazioni internazionali». Il professore Paolisso, che è docente a Medicina, rivendica in particolare l’utilità del prosifiche gramma Valere (VAnviteLli pEr la RicErca), «uno strumento di valorizzazione e promozione delle attività di ricerca, formazione innovativa e terza missione, sul quale l’ateneo, a partire dal 2017, ha investito ed investe risorse crescenti (oltre 40 milioni ad oggi). Abbiamo grazie ad esso reclutato oltre 300 giovani fra dottorandi, assegnisti e ricercatori».
Il Nature Index, peraltro, è solo una delle non poche clasche si pongono l’obiettivo di valutare gli atenei nel mondo e che, non di rado, suscitano anche perplessità, proteste e polemiche relative ai criteri adottati. La più celebre è forse quella che ogni estate sforma l’università cinese di Shangai e che si chiama Arwu. Nel 2019 la Vanvitelli si è classificata nell’intervallo 700 – 800 ed ha risalito alcune posizioni rispetto al 2018. Il miglior risultato nell’Arwu 2019 tra gli atenei della Campania, che conta ben sette Università (Federico II, Orientale, Parthenope, Suor Orsola Benincasa, Salerno, Benevento e Vanvitelli) è stato quello della Federico II, che si è piazzata nell’intervallo 300 – 400. Ha perso terreno, però, rispetto al 2018, quando era stata ritenuta meritevole di stare nel gruppo degli atenei che occupavano l’intervallo 200 – 300.