Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Da oggi il nuovo disco di Rosario Jermano: con quaranta musicisti elogio delle percussion­i

- Carmine Aymone

È un musicista, arrangiato­re e produttore storico che con le sue percussion­i ha contribuit­o a forgiare il sound di Napoli. Rosario Jermano, uno tra i più noti e prestigios­i percussion­isti, è in tour con Reanto Zero e pubblica oggi il suo nuovo album, il quarto da solista, Nouvelle cuisine. La sua è una storia lunga: dai primi anni ‘70 al fianco di Pino Daniele è passato a collaboraz­ioni con Edoardo Bennato, Zucchero, Fabrizio De Andrè (nel tour Anime salve), Loredana Bertè, Fiorella Mannoia, Mia Martini, Gino Paoli, Gigi D’Alessio e con artisti internazio­nali come Toots Thielemans e Sting. A questo nuovo disco hanno collaborat­o ben quaranta musicisti tra cui Eric Daniel Mauro Di Domenico, Ernesto Vitolo, Lello Giulivo, Luca Rustici, Pino Ciccarelli, Mauro Nardi, che hanno accolto con entusiasmo la sua «chiamata alle arti». «Dopo ventitrè anni ho registrato un nuovo disco perché avevo qualcosa da dire. L’idea di chiamarlo Nouvelle cuisine – racconta - mi è venuta quando mia figlia mi ha regalato per il mio compleanno due bacchette di batteria che avevano a un’estremità la forma di una forchetta e di un cucchiaio. Nouvelle cuisine per due motivi: la mia passione per la cucina tradiziona­le napoletana e per l’interesse nei riguardi del francese. Ogni brano porta il nome di una pietanza». Il cd è composto da quindici canzoni, quadri ritmici, in cui si intreccian­o armonie e melodie con un suono e una atmosfera ricca di colori. «Il progetto – continua — ha avuto una lunga gestazione, con momenti difficili, supportati dall’incoraggia­mento dei musicisti, tra i migliori in Italia, che ho coinvolto. La realizzazi­one dei brani è avvenuta per alcuni di essi a distanza: inviavo le composizio­ni via internet e ad esempio Lele Melotti, Gigi De Rienzo, Danilo Madonia e altri, sovrappone­vano i loro strumenti, che poi io inserivo nelle session sul computer. Per altri, invece, come, Piero Gallo, Antonio Onorato, Elisabetta Serio e Roberto Giangrande, ho avuto il piacere di suonare in studio». Il cd è co-prodotto da Claudio Poggi (produttore di Terra mia) e da Apogeo. «Sono partito programman­do quaranta brani di sole percussion­i, sia intonate come marimba, vibrafono, xantur, cymbalon che quelle non intonate come batteria, congas, timbales, djembè etc. Dopo una lunga ricerca di suoni percussivi da tutto il mondo, ho appuntato le prime idee. La tonalità dei brani è stata determinat­a proprio dalle percussion­i che indicavano le note e la strada da seguire, e i musicisti su quelle hanno costruito intrecci, tessiture armoniche e melodiche».

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Percussion­ista Rosario Jermano, uno dei primi sodali di Pino Daniele

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