Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Arrivano i rinforzi: 400 uomini a Napoli»
Il ministro Lamorgese in prefettura: «Contro le aggressioni un occhio tecnologico sorveglierà gli ospedali»
Fiengo
Il Palazzo del clan Gionta a Torre Annunziata destinato alla polizia
«Entro il 2020 arriveranno
NAPOLI 400 uomini per potenziare l’organico delle forze dell’ordine e non soltanto per far fronte al fenomeno criminale, ma anche per garantire massima sicurezza a Napoli, città che registra un sensibile incremento turistico. Inoltre, sarà allestita una centrale operativa con un occhio tecnologico per controllare gli ospedali cittadini, con una particolare attenzione per il san Giovanni Bosco, contro le aggressioni del personale sanitario: sono state 87 nel solo 2019. Infine, il vecchio quartier generale del clan Gionta a Torre Annunziata, palazzo Fiengo, diventerà sede di un presidio di polizia».
Sono queste le novità — alcune delle quali, in verità, già anticipate dall’ex ministro Matteo Salvini nel corso dei suoi incontri in prefettura — che la neo responsabile del Viminale, Luciana Lamorgese, ha annunciato a Napoli, dopo aver partecipato ad una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza con il sindaco Luigi de Magistris, il prefetto Carmela Pagano, i vertici delle forze dell’ordine e il prefetto Bruno Frattasi (direttore della Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati).
«Sono molto legata alla città — ha premesso — perché qui mi sono laureata e qui ho iniziato la mia carriera. Napoli ha necessità di essere curata e seguita. Ma è necessaria una presa di coscienza collettiva — ha sottolineato —. Ho trovato un clima di grande collaborazione tra le istituzioni: sintonia non sempre scontata altrove. Oggi ci siamo dati degli obiettivi ben precisi e la prossima volta verificheremo ciò che è stato fatto. Occorre, tuttavia, un vero e profondo cambio culturale perché la società civile deve essere accanto alle istituzioni. Napoli deve spendersi come bandiera a livello nazionale».
Insomma, il ministro ha esortato ad una maggiore collaborazione per stroncare sul nascere i fenomeni criminali. Il punto nevralgico resta quello della denuncia dei reati e della percezione di insicurezza.
«Diciamo sempre che statisticamente il dato su reati e delitti è in diminuzione — ha convenuto — però noi dobbiamo scontrarci con il problema della sicurezza percepita, che è quello che i cittadini sentono». A margine della conferenza stampa il sindaco de Magistris si è detto soddisfatto dell’incontro: «Il comitato di Matteo Salvini a Napoli fu incentrato quasi tutto sui migranti. Quello di oggi mi è sembrato lontano anni luce».
Ha quindi indicato gli aspetti positivi e non che sono stati analizzati: «Napoli è una città che cresce, con un dato positivo che è lo sviluppo della città. Siamo terzi per start-up di giovani. Ma siamo anche preoccupati — ha denunciato — da un controllo del territorio che viene fatto sotto il profilo criminale, come dimostrano anche alcune inchieste degli ultimi giorni».