Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Giunta, Calabrese si dimette Il sindaco pronto al rimpasto
L’assessore: «Non trovo più le condizioni per lavorare in modo sereno»
NAPOLI «Ho scritto al sindaco, gli ho comunicato che lascio l’assessorato». Mario Calabrese se ne va. L’assessore ai Trasporti gioca d’anticipo, evita che il suo nome possa finire comunque nel turbillon del rimpasto in giunta che da domani pomeriggio potrebbe essere già realtà.
Stasera ne parlerà a quattr’occhi con Luigi de Magistris. Ma a sentire Calabrese, i giochi sono fatti e ripensamenti non ce ne saranno: «Di certo — spiega — le indecorose vicende di questi giorni che hanno coinvolto il consiglio e la maggioranza di governo hanno accelerato una decisione su cui riflettevo da tempo e che rimandavo, anche per le tante iniziative che stavo portando avanti». Ma il dado è tratto. «È da tempo — aggiunge l’omai ex assessore — che non ritrovo più le condizioni per lavorare in modo fattivo e sereno per il manifestarsi di un nuovo e diverso approccio culturale». Ed ancora: «È terminato un ciclo durato circa 6 anni ed io desidero dedicarmi a tempo pieno al mio lavoro universitario. Ringrazio il sindaco che mi ha concesso la eccezionale occasione di lavorare per la mia città». Parole quindi garbate quelle di Calabrese ma dalle quale traspare chiaramente il sentirsi fuori posto, da tecnico qual è, in un momento in cui i partiti stanno prendendo il sopravvento nelle dinamiche amministrative al Comune. E mentre de Magistris sbotta sostenendo che «in otto anni hanno provato a farmi cadere trenta volte, ma supereremo anche la mozione di sfiducia», contestualmente prepara l’ennesimo rimpasto da quando è sindaco.
La lista pronta domani Rimpasto che darà il via ad un vero e proprio effetto-domino pare anche con uscite, oltre quella di Calabrese, davvero eccellenti. È il caso di Nino Daniele, assessore alla Cultura, che sarà sostituito da Eleonora De Majo di Dema, giovane consigliere comunale espressione di Insurgencia, centro sociale molto vicino al sindaco: una sostituzione che sta generando un forte dibattito in città. De Magistirs sostituirà anche Laura Marmorale con Luigi Felaco, pure lui consigliere comunale di Dema vicino ad Alessandra Clemente. Proprio alla
Clemente, andando via Calabrese, potrebbe finire anche la delega ai Trasporti oltre quella della Mobilità e vigili urbani che già si ritrova.
Si parte dal Welfare
Spazio in giunta anche per Rosaria Galiero. Al suo posto entrerà Chiara Guida, che però è iscritta a Dema pur sostituendo la casella di Galiero, che fu candidata della «Sinistra in Comune». Galiero occuperà la casella che in giunta lascerà libera Roberta Gaeta, assessore al Welfare, settore che dovrebbe però essere assegnato (nell’ambito di una ridefinizione complessiva di deleghe che entro domani dovrebbe essere ultimata) a un assessore esperto e non di prima nomina.
Infine, in dovrebbe diventare assessore Francesca Menna, ex consigliere del M5S che si dimise dall’aula lasciando anche i Grillini, ma che viene data nell’orbita del presidente della Camera Roberto Fico.
Il sindaco In otto anni hanno provato a farmi cadere trenta volte Ma non ci sono mai riusciti Supereremo anche la mozione di sfiducia
” L’assessore ai Trasporti Le indecorose vicende di questi giorni che hanno coinvolto Consiglio e maggioranza hanno accelerato una decisione su cui riflettevo da tempo
In gioco 13 poltrone
Ma non c’è solo il rimpasto a tenere banco nel totonomine. Questi spostamenti, che servono a de Magistris per blindarsi con il Consiglio comunale, a catena avranno ricadute anche sulle società Partecipate e sulle Municipalità per un totale — tra chi entra e chi esce — di 13 nomine, quindi 13 poltrone da assegnare. Partiamo dalle Municipalità. Qui Elena De Gregorio, nipote di Umberto presidente dell’Eav, subentrerà in Consiglio al posto alla De Majo e quindi lascerà il suo posto di assessore alla Quinta municipalità che qualcuno altro dovrà occupare. In via Verdi arriverà anche Sergio Colella, fondatore su Facebook «Sos Amici»: subentrerà al posto di Luigi Felaco, sempre in quota Dema.
Abc, Mostra, Napoli Servizi Laura Marmorale, per la quale il mondo dell’associazionismo sta facendo pressing sul sindaco (mentre Padre Zanotelli invita de Magistris a non disperdere il suo lavoro) potrebbe presto prendere il posto di Sergio D’Angelo all’Abc (è un’azienda speciale, quindi non esiste l’incompatibilità per chi ha fatto l’assessore nel biennio precedente). Non subito, però, ma solo dopo che l’attuale commissario dell’Abc avrà portato a termine il lavoro di riallineamento del Bilancio della società con il Bilancio del Comune. D’Angelo dovrebbe assumere poi il ruolo di presidente della Mostra d’Oltremare al posto di Alessandro Nardi, che entro un mese lascerà l’incarico. Altra poltrona «pesante» da assegnare sarà quella di direttore generale della Napoli Servizi: venerdì è stato avviato il bando per cercare un manager, anche all’esterno per un ruolo finora svolto da Ciro Turiello. C’è poi l’Asìa. Per la presidenza della società di igiene urbana il sindaco vuole Daniele Fortini, già ex amministratore delegato. Con Fortini potrebbe essere recuperato nel Cda l’attuale amministratore unico, Francesco Iacotucci. Serve però un terzo componente del Cda che sia donna, per i rispetto della parità di genere, ma che abbia però caratteristiche tecniche ben precise per far parte di un Cda di una società che svolge un compito tanto delicato e critico quanto specifico. Dunque, tra Comune, società controllate e Municipalità sta quindi per cambiare davvero molto. Chissà se la rivoluzione porterà ad un miglioramento dei servizi e della vivibilità, l’unica cosa che giustamente interessa ai napoletani.