Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Le associazioni: «Il Superpan è idea vicente»
Il modello da seguire è quello dei grandi musei europei come il Reina Sofia di Madrid o il Mam di Parigi. Così Palazzo D’Avalos potrebbe essere annesso al Palazzo delle arti di Napoli, creando un «Superpan», un luogo di arte e cultura veramente internazionale che potrebbe rilanciare la città a livello mondiale. Almeno queste sono le proposte dei comitati di cittadini e dell’associazione “Insieme per Napoli”, che nella mattinata di ieri, nonostante la pioggia battente, si sono dati appuntamento in via dei Mille, per rilanciare l’idea di un polo museale napoletano. «Siamo riusciti a esporre il nostro striscione nonostante la pioggia — spiega Antonio Pariante, attivista a componente della rete di cittadini — e a ribadire la proposta del Superpan. Il primo risultato, quello del sequestro,per noi rappresenta un salvezza di un di un patrimonio storico unico. Ora stiamo portando avanti questa idea in cui speriamo possa entrarci anche la regione Campania. E’ una cosa fattibile già sperimentata in passato, c’è l’esempio di Palazzo Morra Greco, che rappresenta il fiore all’occhiello di una iniziativa in cui la collaborazione tra pubblico e privato ha permesso a un vecchio edifico del centro storico di essere riqualificato in chiave moderna». Per una parte di cittadini particolarmente impegnati per il futuro della città è percorribile l’idea che il Pan possa espandersi in una dimensione europea magari permettendo l’integrazione del palazzo D’Avalos a quello che era un tempo il palazzo Carafa di Roccella. «L’attuale Pan qualche anno fa non stava meglio di come sta adesso il Palazzo D’Avalos — prosegue Pariante — perché 30 anni fa il Palazzo Roccella stava sicuramente peggio. Poi ci fu l’idea di intervenire con un importante restauro. Intanto registriamo l’attenzione del ministro Franceschini che ha chiesto a Salvatore Nastasi, suo direttore generale, di occuparsi di Palazzo D’Avalos, questo vuol dire che anche il ministro guarda al futuro e quindi noi andiamo nel solco di questa idea perché nella zona di Chiaia si può e si deve immaginare un nuovo Superpan».