Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La felicità? È in un bel piatto di al top anche come contorno
A dispetto delle diete non si rinuncia mai ai carboidrati I più gettonati: ragù, carbonara e lasagne
Piacere, felicità ed energia a tavola. In una sola parola? Pasta. Sono queste le sensazioni che gli italiani provano quando si trovano davanti a un fumante piatto di spaghetti o penne che siano. A dirlo uno studio in cui The Fork, brand di TripAdvisor, piattaforma leader in Europa per le prenotazioni online di ristoranti, ha collaborato con Bva Doxa per capire cosa leghi gli italiani alla pasta. Oltre al sugo. Ebbene per il 60% del campione la pasta evoca proprio una sensazione di piacere, per il 34% felicità, per il 26% è sinonimo di energia. Mentre per circa un terzo dei Millennials, mangiare pasta è un’abitudine. Tra i formati di pasta più amati, al primo posto troviamo penne e spaghetti (70% del campione). In particolare le penne sono preferite da uomini e under 55 (circa il 70% del campione), mentre per i Baby Boomers (55-64 anni) lo spaghetto è il più amato (77%). Intanto al Sud e Isole il rigatone torna prepotentemente tra i formati più consumati.Parlando di ricette, il 33% degli italiani mette sul gradino più alto del podio la carbonara. Al secondo posto si posiziona il ragù (25%), che però è la ricetta preferita al Sud e nelle Isole (con il 28% delle preferenze).
E la pasta è ghiotta anche quando è ordinata a domicilio. Lo raccontano i dati di Just Eat, app leader del food delivery, che ha registrato un incremento degli ordini di pasta a domicilio del 40%. In Italia è
Roma la città più golosa, seguita da Bologna, Milano e da Napoli che con ben 1390 chilogrammi di pasta ordinati nel 2018 è al quarto posto delle città di “pasta lovers”. Anche per Just Eat tra i formati vincono gli spaghetti seguiti da penne e mezzemaniche. Piatto di pasta preferito: al primo posto le tagliatelle al ragù seguite dagli spaghetti o bucatini alla carbonara e dalle lasagne. A Napoli, poi, in particolar modo il primo posto quest’anno lo guadagnano proprio gli gnocchi alla sorrentina, e al secondo posto pasta allo scarpariello, mentre la pasta e patate e provola resta nella rosa di preferite ma in terza posizione. Volendo poi fare l’identikit dei più golosi di “ordinatori di pasta” Just Eat è ben chiara. La pasta a domicilio è una cosa da uomini che nel 2019 hanno fatto ben il 55% degli ordini. Per quanto riguarda l’età a ordinarla sono specialmente gli under 35 (circa il 33%) mentre per il tipo di professionista che ordina la pasta, magari in pausa pranzo, via app a vincere su tutti sono gli impiegati (il 45% dei clienti).Online, al ristorante o anche a casa è certo che la pasta resta il piatto ufficiale degli italiani. Anzi sarebbe il caso di dire che l’amano così tanto da esser disposti a mangiarla persino come contorno, soprattutto la sera. Per i dati dell’Unione Italiana Food in media gli italiani ne consumano ben 23,5 chili a testa ogni anno.
Ma stanno cambiando le modalità di consumo. Secondo uno studio su 1200 italiani di Wmf, brand tedesco di pentolame, ben 1 italiano su 3 “confessa” di aver mangiato la pasta come contorno. Una nuova tendenza che mostra la volontà di non rinunciare a questo ingrediente (44%) e l’idea che consumarla così consente un maggior controllo dal punto di vista dei quantitativi (30%). Al 21% del campione piace la possibilità di sperimentare nuove ricette.