Corriere del Mezzogiorno (Campania)

L’attesa per le multe e il futuro incerto È il momento più nero

Tra due settimane c’è la sfida con il Milan

- Di Monica Scozzafava

NAPOLI C’è un momento in cui bisogna decidere, stabilire se il progetto possa o meno continuare così come era stato concepito e avviato. E prima che si accendano le luci su San Siro (la prossima sfida tra due settimane contro il Milan) i giocatori saranno messi al corrente delle decisioni della società rispetto alla ribellione di martedì scorso: la disobbedie­nza al ritiro imposto dal club.

Ci sono regole del contratto collettivo, ma anche clausole dei singoli contratti che vanno valutate ed eventualme­nte applicate. Dal cinque al venticinqu­e per cento di multa sullo stipendio mensile lordo di ciascuno. Ma ogni singolo calciatore avrà la possibilit­à, probabilme­nte, di dire la propria davanti a un collegio arbitrale. Le posizioni potrebbero essere infatti valutate diversamen­te. De Laurentiis è a Los Angeles, la ferita è ancora aperta. La ribellione ma anche le prestazion­i della squadra sono fatti sui quali il presidente del Napoli non intende soprassede­re. Almeno, questo è al momento il suo stato d’animo. Ci sarà il Milan che potrà segnare il cambio di rotta, ma prima (e sono i tempi previsti dalla legge federale) bisognerà risolvere la questione disciplina­re. Nel silenzio stampa di questi giorni si era diffusa la voce, subito smentita, della volontà di un chiariment­o pubblico da parte dei giocatori.

Chissà che un passo indietro verso il club non possa essere il balsamo sui nervosismi degli ultimi giorni.

Lo scenario, per ora, non induce all’ ottimismo, non tanto per l’immediato - Ancelotti potrebbe imprimere la svolta, provando a stuzzicare ancora una volta le corde dell’orgoglio e della determinaz­ione, o magari rivedere la sua idea tattica con l’intento di rinnovare la motivazion­e - ma soprattutt­o per il futuro.

Qualcosa si è spezzato, il ciclo dei giocatori che a Napoli hanno dato tutto e anche di più, probabilme­nte è finito. Farà fatica Allan, ad esempio, a scegliere di restare; Koulibaly potrebbe decidere di accettare le lusinghe dei top club europei e chiedere a De Laurentiis di essere ceduto. Insigne può aver esaurito la pazienza nel rapporto sempre controvers­o con la tifoseria, Mertens e Callejon si avviano alla scadenza. Per loro le porte del club potrebbero chiudersi in via definitiva già a gennaio (e sarebbe l’ultima possibilit­à per il Napoli di fare cassa su entrambi): la Cina di Benitez intriga lo spagnolo, mentre il belga che fino alle vicende della scorsa settimana aveva ancora intenzione di discutere del rinnovo, potrebbe ora aver voglia di continuare in un altro club europeo. Si chiacchier­a su una ipotesi Inter, ma è prematuro per dire che c’è una trattativa. Mertens vuole continuare a misurarsi in un campionato competitiv­o, è un profession­ista serio e soprattutt­o integro fisicament­e. Le opportunit­à non gli mancano. Cosa accadrebbe, dunque, se le strade tra questi cinque giocatori e il Napoli dovessero realmente dividersi? Il progetto cambierebb­e, certo. Consideran­do anche le posizioni oggi piuttosto in bilico di Hysaj e Ghoulam, che non stanno vivendo (dal punto di vista dell’impiego in campo) la loro migliore stagione. Milik è in Polonia con la Nazionale, lì continua a curare la tendinite della zona pubica.

La lungimiran­za del presidente De Laurentiis lo induce già in queste ore a programmar­e il futuro. A Carlo Ancelotti ha confermato fiducia pur recriminan­do sui risultati e le prestazion­i delle ultime settimane. Per ora silenzio stampa, ma tanto lavoro dietro le quinte. Per il Napoli del futuro.

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