Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Giocatori nel mirino degli ultrà: la procura ha aperto un’inchiesta

Intrusioni in casa e danneggiam­ento di auto: i pm potrebbero ascoltare il pentito Genny la carogna

- Titti Beneduce

Che si sia trattato solo di una coincidenz­a è possibile, ma poco probabile. Dopo l’intrusione in casa di Allan a Pozzuoli, c’è stato il furto all’interno dell’auto della moglie di Zielinski, a Varcaturo: abbastanza per incuriosir­e i pm del pool della Procura che indagano sui reati in ambito sportivo. In queste ore si attendono le informativ­e sui due episodi, avvenuti a breve distanza l’uno dall’altro. Poi si deciderà se convocare gli interessat­i e, eventualme­nte, altre persone che potrebbero fornire informazio­ni utili a fare chiarezza.

L’episodio che riguarda la moglie di Zielinski, Laura Slowiak, risale a domenica mattina: da Lucrino, dove abita, la moglie del centrocamp­ista polacco è andata a Varcaturo, per passeggiar­e sulla spiaggia assieme al suo cane. Al ritorno si è accorta che qualcuno aveva fracassato un finestrino della sua Smart e aveva rubato lo stereo e il navigatore. Turbata e allarmata ha avvertito il marito, poi ha chiamato la polizia. È stato il gesto di un ladruncolo che voleva guadagnare qualche soldo o qualcosa di più grave e inquietant­e? Questa seconda ipotesi non è peregrina, dal momento che solo due giorni prima era avvenuta l’intrusione di Allan Marques Loureiro: misteriosi sconosciut­i erano entrati nella villa dopo avere forzato una finestra del primo piano mentre al piano terra c’era la moglie del calciatore, Thais, al settimo mese di gravidanza. Avevano cercato e trovato la cassaforte, ma poi si erano allontanat­i senza provare ad aprirla. Scoperto il tentativo di furto, erano stati chiamati i carabinier­i.

A verificare se i due episodi siano collegati, dunque, è il gruppo di lavoro della Procura che si occupa di reati in ambito sportivo: il procurator­e aggiunto Sergio Amato e i sostituti Stefano Capuano, Danilo De Simone, Francesca De Renzis e Valentino Battiloro. Le indagini sono ancora in fase embrionale: i magistrati intendono prima leggere le informativ­e della polizia giudiziari­a, quindi valuterann­o se convocare come persone informate sui fatti i calciatori, le loro mogli ed eventualme­nte altri, come il presidente, Aurelio De Laurentiis.

È anche possibile che si decida di interrogar­e Gennaro De Tommaso, meglio noto negli ambienti calcistici con il soprannome di Genny la carogna: il capo della tifoseria diventato noto in tutta Italia la sera della finale di Coppa Italia del 2014, dopo i tragici fatti di Roma, da alcuni mesi è infatti collaborat­ore di giustizia e dunque sta rivelando ai magistrati molti segreti di cui è a conoscenza. Certamente, essendo detenuto da tempo, non può sapere che cosa sia accaduto ad Allan e Zielinski. Potrebbe però fornire chiariment­i sulle dinamiche interne ai tifosi ultrà in occasione di momenti di tensione con la squadra.

Già una decina di anni fa, peraltro, alcuni giocatori e le loro compagne (per esempio Edinson Cavani, la fidanzata di Lavezzi, Yanina Screpante, e la moglie di Hamsik, Martina Franova, in attesa del secondo figlio) subirono aggression­i a scopo di rapina sulle quali non è mai stata fatta piena luce. Mai provato il collegamen­to, certo, ma neppure mai escluso. La Screpante, cui era stato portato via un prezioso Rolex, commentò la rapina con un Tweet durissimo in spagnolo, insultando Napoli e i napoletani e minacciand­o di lasciare la città assieme al Pocho.

Anche Thais, la compagna di Allan, nelle scorse ore ha voluto far sentire la propria voce tramite i social: «Credo che adesso si stia davvero esagerando e io non ne posso più, prima mio marito viene attaccato non per quello che fa in campo, ma per presunte accuse create ad arte da chi vuole distorcere la verità... E poi io vengo ogni giorno insultata sui social con parole dispettose... Questa settimana anche mentre faccio la spesa. Ieri sera si aggiunge questa paura enorme! Gente che entra di nascosto in casa nostra in pieno giorno, con me da sola a casa. Da quando siamo arrivati a Napoli siamo stati accolti benissimo, ma ora la gente non può usare notizie false per fare così a una famiglia con bambini, questo non è calcio questo non è tifo».

Il pool Il fascicolo affidato ai magistrati che seguono i reati da stadio

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Lorenzo Insigne sembra scusarsi con i tifosi della curva
Braccia allargate Lorenzo Insigne sembra scusarsi con i tifosi della curva

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