Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Terzigno, via agli abbattimen­ti Utenze staccate in 14 case abusive tra la rabbia dei proprietar­i

- Fabrizio Geremicca

Urla, minacce di suicidio, malori, rabbia contro i giornalist­i, immondizia sparsa in strada per bloccare il traffico e suscitare attenzione a livello nazionale. In via Panoramica, nel Comune di Terzigno, in piena zona rossa per il rischio vulcanico e nel cuore del Parco del Vesuvio, ieri è andato in scena il copione che si ripete ogni volta che la Procura o il Tribunale inviano le ruspe a demolire gli immobili abusivi per i quali sia stata emessa una sentenza penale di condanna passata in giudicato.

I protagonis­ti stavolta sono quattordic­i nuclei familiari i quali acquistaro­no 23 anni fa le abitazioni edificate da un costruttor­e non lontano dal sito dove poi, negli anni dell’emergenza rifiuti, sarebbe stata realizzata una discarica per volontà del governo Berlusconi e del commissari­o Guido Bertolaso. Sono immobili abusivi perché tirati su dopo che le licenze erano state revocate. «Noi però», sostengono da tempo le 14 famiglie, «non lo sapevamo. Siamo stati ingannati e truffati da tutti, compresi i notai negli studi dei quali sono stati stipulati i contratti». C’è chi ricorda di aver versato perfino l’Ici, quando ancora esisteva, e c’è chi sottolinea che a Terzigno sono moltissime le case abusive. «Anzi — protesta — se bisogna raccontare le cose come stanno, è un paese praticamen­te tutto abusivo». Ingenuità, sfortuna, malafede o mancanza di informazio­ne che sia, oggi quei 14 nuclei familiari sono alle prese con la spada di Damocle delle ruspe che polverizze­rebbero l’investimen­to economico che hanno effettuato alla metà degli anni Novanta e li costringer­ebbero a cercare una soluzione abitativa alternativ­a.

Ieri, tra mille difficoltà, sono iniziate le operazioni preliminar­i alla demolizion­e, compreso il distacco delle utenze. Alcuni mesi fa i proprietar­i avevano anche manifestat­o sotto la sede del governo a Roma. Chiedevano «una soluzione urgente e tempestiva». Con loro si è schierato il sindaco del comune Vesuviano, che di profession­e è avvocato e si chiama Francesco Ranieri. Oggi, secondo indiscrezi­oni circolate ieri nel pomeriggio, ma non confermate ufficialme­nte, il primo cittadino potrebbe provare ad incontrare il ministro alle Infrastrut­ture e dei Trasporti Paola De Micheli per strappare dal governo in zona Cesarini una soluzione favorevole ai 14 nuclei familiari. Il caso Terzigno, peraltro, non è certamente l’unico in questo autunno caldo nel corso del quale, dopo una pausa che si è protratta per alcuni mesi, sono ricomincia­te le demolizion­i delle troppe case abusive disseminat­e sul territorio campano. Le ruspe erano già entrate in azione a Napoli, a Casoria, a Capri, ad Afragola, solo per citare alcuni dei casi più recenti. Sempre a Terzigno, ad ottobre, era stata buttata già un’altra palazzina costruita abusivamen­te negli anni del saccheggio sistematic­o del territorio da parte dei cementific­atori.

 ??  ?? In campo Una ruspa in azione tra tanti abbattimen­ti, o avvenuti o sui quali ancora si deve procedere
in Campania Un programma
fitto stilato dalla Procura contro gli abusi
edilizi
In campo Una ruspa in azione tra tanti abbattimen­ti, o avvenuti o sui quali ancora si deve procedere in Campania Un programma fitto stilato dalla Procura contro gli abusi edilizi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy