Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La politica in esilio
Il sindaco da tempo non ha più una maggioranza. Assistiamo ad una morta gora. Ma nessuna delle forze di opposizione si batte, oramai da tantissimo tempo, per porre termine a questa insopportabile agonia che l’ex pm impone alla nostra Città.
La maggioranza dei cittadini nauseata dall’andazzo quotidiano si trincera sempre più nel privato avendo perso ogni fiducia nella res pubblica. Evidentemente anche l’opposizione non ha voglia di cimentarsi con il momento elettorale. Meglio, dice qualcuno in privato, meglio arrivare alla conclusione del mandato...
Siamo di fronte ad una resa generale da parte delle formazioni partitiche, nessuna esclusa. Gli unici che ancora contrastano le scellerate iniziative di de Magistris, figlie dell’istrionismo e della demagogia, sono le associazioni civiche e culturali. Una battaglia lodevole. Che però sconta la mancanza di un coordinamento oltre che di mezzi. La Carfagna, unico big eletto a suo tempo in Consiglio Comunale, dopo aver suscitato nella prima fase del suo mandato molte aspettative da parte dei napoletani è totalmente scomparsa dai radar partenopei. Forse non ne ha più bisogno. Privilegia i riflettori istituzionali e parlamentari per meglio regolare i suoi scontri all’interno di Forza Italia e del Centrodestra in generale. Eppure basterebbe un minimo di contezza del proprio ruolo da parte dei Consiglieri Comunali e dei responsabili dei partiti di opposizione per affondare il colpo finale e mandare a casa un sindaco che ha clamorosamente fallito la sua missione.
Ma evidentemente, purtroppo, è proprio il caso di dire che la paura fa 90. Ed è l’unica che sta vincendo a Napoli. Molti cittadini, anche a Destra, anche se può sembrare sorprendente, (ma solo per quelli che non conoscono bene la Città) rimpiangono le stagioni di Antonio Bassolino. Il quale, da politico navigato, non credo abbia del tutto abbandonato un progetto di «ritorno». Possibile che la politica nella terza citta’ d’Italia non riesca più a trovare uno scatto di orgoglio per far ripartire la speranza elaborando un serio progetto di riscatto e di modernizzazione? Eppure, ne son ben convinto, a Napoli vi sono giovani preparati e coraggiosi. Energie ed intelligenze fresche e motivate. Si facciano avanti con passione. I napoletani sapranno apprezzare.