Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Dalla parte di chi non sta bene Tutti i premiati di Presa 2019
Una giornata speciale all’insegna della condivisione e della solidarietà Sul palco tra gli insigniti del riconoscimento anche Gabriella Fabbrocini
«Ifragili sono quelli che purtroppo hanno difficoltà di ogni altro a esser ascoltati, a essere curati. Sono quelle fasce della popolazione che, purtroppo, spesso arrivano troppo tardi a una diagnosi e decidono di chiedere aiuto al proprio medico solo quando la situazione è peggiorata irrimediabilmente. Proprio per questo sono quelle persone a cui prestare maggiore attenzione, a cui porgere una mano». Così la professoressa Gabriella Fabbrocini, direttore della Clinica Dermatologica dell’Università di Napoli Federico II, parla delle fragilità. Fragilità protagoniste dei premi Presa 2019 che sono stati consegnati in una giornata speciale tenutasi a Roma il 10 dicembre scorso. Premi che hanno visto tra i premiati anche Antonio Tessitore, autore di due libri che parlano della sua esperienza di malato di Sla; il giornalista del Corriere della Sera Gian Antonio Stella; Gianluca Nicoletti, scrittore e presidente di Insettopia Onlus, e padre di Tommy ragazzo autistico, per l’ideazione del progetto di inclusione lavorativa Autistici e giardinieri; le giovanili calcio dell’Inter; Giovanni Antonio Zappatore, fondatore di BionitLabs, startup di Lecce che ha creato Adam’s Hand, protesi di mano “bionica”; Massimo Picconi, in quanto coordinatore generale medico legale Inps; e ultimo ma non meno importante la Fondazione Alberto Sordi per il sostegno alla ricerca e l’attenzione ai bisogni delle persone anziane con azioni concrete e obiettivi importanti e la stessa Fabbrocini per aver promosso su tutto il territorio campano molte iniziative e campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui tumori cutanei e i melanomi. Campagne tra cui, una delle più recenti ha visto nel corso di tutto il 2019 la professoressa e un team di medici in giro in un camper attrezzato con le più moderne e innovative tecnologie digitali per la diagnosi precoce dei tumori delle pelle.
Una campagna speciale durata circa un anno e mezzo che ha coinvolto 12 piazze della provincia napoletana, isole comprese, intercettando una grande quantità di pazienti in visite, screening gratuiti sia per residenti che turisti oltre alla distribuzione di materiale informativo sugli eventuali fattori di rischio e la prevenzione.
«La scelta dei camper racconta Fabbrocini - è stata proprio legata alla necessità di andare incontro ai pazienti con la consapevolezza che spesso le persone non si curano, sia per problemi di praticità, di poca attenzione e a
”
La diagnosi precoce Nel 2020 in programma un nuovo progetto di prevenzione in piazza per aiutare i più deboli