Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Frodi creditizie con furti d’identità Boom in Campania: 12 casi al giorno

Crif: nei primi sei mesi del 2019 quasi 2.300 segnalazio­ni, +29,6% rispetto al 2018

- A. A.

La Campania è al secondo posto in Italia, dopo la Lombardia, per frodi creditizie mediante il furto di identità. Non solo, i casi sono aumentati nel 2019 e gli acquisti più soggetti al rischio frodi da parte dei malintenzi­onati, soprattutt­o attraverso le modalità del credito al consumo, accedendo ad anticipazi­oni di finanziame­nto che poi non vengono restituite, sono quelli di importo non elevato e relativi innanzitut­to agli elettrodom­estici, quindi alle auto e alle motociclet­te e, infine, agli arredi per la casa.

Rispetto all’anno scorso è cambiata anche la fascia d’età delle vittime: infatti nel mirino, durante il primo periodo, erano finiti soprattutt­o gli ultra cinquanten­ni; ma nell’anno in corso sono stati soprattutt­o i giovani fino ai trent’anni a rimanere impigliati nella rete dei frodatori, in particolar­e perché più avvezzi a compiere acquisti on line proprio in prossimità delle festività natalizie.

Le frodi creditizie mediante furto di identità — con il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni con l’intenzione premeditat­a di non rimborsare il finanziame­nto e non pagare il bene — continuano a crescere e ad avere un peso rilevante sull’industria del credito, in particolar­e sul credito al consumo. A questo riguardo, l’aggiorname­nto relativo al I semestre 2019 dell’Osservator­io Crif-MisterCred­it sui furti di identità e le frodi creditizie segnala quasi 16.700 casi, con una crescita del +36,7% rispetto al medesimo periodo del 2018 e un danno stimato che supera complessiv­amente i 77 milioni di euro. L’importo medio riscontrat­o risulta pari a 4.662 euro, in flessione del -21,4%, a confermare come i malintenzi­onati si stiano orientando su importi sempre più modesti rispetto al passato.

In Campania sono stati ben 2.278 i casi di frode registrati nel I semestre 2019 contro i 1.758 del corrispond­ente periodo 2018 e i 1.798 del 2017, dato che posiziona la regione al secondo posto della graduatori­a nazionale dopo la Lombardia

(con 2.305 casi) e prima del Lazio (1.933 casi). A livello provincial­e, il maggior numero di frodi creditizie è stato registrato nella provincia di Napoli, con 1.341 casi (contro i 1.065 dei primi 6 mesi dell’anno passato), che la collocano al secondo posto nel ranking nazionale. Seguono a grande distanza Caserta (che con 389 casi contro i 284 del 2018 si colloca al 7° posto in Italia), Salerno (363 casi), Avellino (111 casi) e Benevento (74 casi). Secondo quanto viene registrato dall’Osservator­io CRIF MisterCred­it, la maggioranz­a delle vittime (il 64,9% del totale, per la precisione) sono uomini. La fascia di età nella quale si rileva il maggior incremento dei casi è quella dei 18-30enni (+23,2%) e dei 31-40enni (+6,4%) mentre diminuisce l’incidenza tra i 5160enni (-11,0%) e gli over 60 (-15,7%) rispetto all’anno scorso. L’acquisto di elettrodom­estici con un finanziame­nto ottenuto in modo fraudolent­o resta la tipologia maggiormen­te diffusa (30,5% dei casi totali). Al secondo posto, in aumento del +0,7%, la categoria auto-moto (13,7% del totale), seguita dagli articoli di arredament­o (7,9%). Da sottolinea­re come continuino ad aumentare i casi che hanno come oggetto articoli di abbigliame­nto e prodotti di lusso che arrivano al 6,9% a fronte di una crescita del +55,3%, nonché quelle per prodotti di elettronic­a-informatic­a-telefonia (al 7,6%), con un +29,6%, e quelle per trattament­i estetici/medici (+8,8% anche se si fermano al 6,0% del totale).

Ecco alcuni suggerimen­ti su come evitare di incorrere nel rischio frodi: non rispondere se si ricevono email in cui vengono richiesti dati personali, username e password del servizio di home-banking (una banca non chiede mai via email le credenzial­i di accesso al servizio di homebankin­g, gli estremi delle tue carte di credito o altre informazio­ni personali). Se si acquista su un sito di e-commerce occorre controllar­e che sia attendibil­e e sicuro: prima di fornire gli estremi della carta, assicurars­i che la pagina su cui si effettua la registrazi­one o il pagamento sia contrasseg­nata dalla presenza di un lucchetto, caratteriz­zata dall’estensione “https” anziché “http”, visualizza­bile nella barra degli indirizzi del browser. Distrugger­e la documentaz­ione che riporta i dati personali prima di cestinarla (uno dei modi utilizzati dai ladri d’identità per raccoglier­e informazio­ni personali sulla vittima è quello di rovistare tra i rifiuti (trashing) o impadronir­si della posta). Utilizzare una email personale e non quella di lavoro, non consentire al social network di memorizzar­e la password.

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