Il ritorno in scena di Sasamen: «Ce n’è bisogno»

Dopo venti anni torna il «supereroe» Sasamen.

«Napoli è in pericolo, questo è un lavoro per Sasamen…». Vent’anni dopo, torna l’esile e strampalato supereroe napoletano che ci aveva lasciato pensando che ormai la città avesse risolto i suoi atavici problemi di criminalità e ordine pubblico. Ma Napoli ha chiesto nuovamente il suo aiuto e Sasamen ha deciso di lasciare il rifugio nella Crypta neapolitana, la sua Kripton, per tornare a volare e difendere la sua città.

Sasamen–la serie per il web, scritto da Marco Lanzuise, Salvatore Turco e Rosario Verde, da una idea dei Teandria e Lello Marangio, prodotto da Massimiliano Triassi con la sua Max Adv, torna dal 6 gennaio con dieci puntate, di quindici minuti l’una, che saranno trasmesse anche da tv napoletane. Saranno affrontati tutti i temi sociali della città, dalla criminalità organizzata alla prostituzione, dall’ambiente alla disoccupazione, all’economia. Come ai mitici tempi di TeleGaribaldi, su Canale 9, Rosario Verde ricoprirà la parte di Sasamen, Lello Musella che nella vecchia edizione era Rat Man, ora è il commissario Musella che indaga oltre che sul supereroe anche su un boss interpretato da Germano Bellavia. Marco Lanzuise, l’ex cattivo Dolomiticus, stavolta è il cognato di Salvatore Napoli alter ego di Sasamen. New entry è Lisa Fusco, fidanzata di Sasamen. «Dopo venti anni abbiamo richiamato in servizio Sasamen perché la città ha bisogno di lui. È afflitta da troppi problemi e solo un supereroe può salvarla», spiega Triassi. «È stato uno sforzo enorme - racconta Un progetto durato un anno tra riprese, post produzione con effetti speciali e più di cinquanta persone nel cast. Una difficile sfida che ho voluto affrontare certo di incontrare il favore del pubblico. Sasamen entrerà di nuovo nel cuore dei napoletani». Verde spiega così il suo personaggio: «È cambiata Napoli, sono cambiato io, è cambiato Sasamen. Ora sventa i piani del boss. I poteri sono quelli della tradizione ma con nuove avventure del supereroe napoletano».