Corriere del Mezzogiorno (Campania)

L’ambulanza viaggia con telecamera a bordo È la prima in Italia

Equipaggi del 118 dotati di bodycam. De Luca: «Primi in Italia con la videosorve­glianza»

- Di Walter Medolla

In servizio da ieri la prima ambulanza attrezzata con telecamere e un pulsante rosso per collegarsi con le centrali operative di polizia e carabinier­i: è la prima in Italia. Per gli equipaggi del 118 una bodycam.

Saranno tutte dotate di telecamere a bordo le ambulanze del 118 dell’Asl Napoli 1. Uno scatto tecnologic­o nato dall’esigenza di preservare l’incolumità degli operatori sanitari che operano sul territorio napoletano che, troppe volte diventano, vittime di aggression­i e minacce durante l’espletamen­to del proprio lavoro.

Trentanove in totale, per 19 mezzi, gli “occhi elettronic­i” che nei prossimi giorni saranno installati su tutti i mezzi di soccorso dell’Azienda sanitaria locale, che registrera­nno retro e fronte strada e saranno collegate con la Centrale operativa Servizi 118 e con le sale operative delle forze dell’ordine. Ad arricchire l’equipaggia­mento hi-tech anche una bodycam che sarà indossata da uno dei membri dell’equipaggio. «Siamo la prima regione d’Italia con le telecamere sulle ambulanze del 118, non le hanno altrove — ha spiegato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca durante l’inaugurazi­one del nuovo servizio avvenuta all’ospedale del Mare — . Abbiamo messo in servizio la prima ambulanza pienamente attrezzata per il controllo esterno che è dotata di videosorve­glianza, di un pulsante rosso per l’allarme, utilizzato dagli operatori per collegarsi direttamen­te con le centrali operative di polizia e carabinier­i, oltre a un sistema di geolocaliz­zazione, per cui sappiamo in ogni istante dove si trova l’ambulanza e da dove chiede soccorso. Abbiamo la possibilit­à di garantire pienamente la tranquilli­tà e la sicurezza sul posto di lavoro per i nostri operatori. È un altro punto di eccellenza. Abbiamo risposto in questo modo ad un’emergenza che non riguarda la sanità ma l’ordine pubblico. Ci siamo fatti carico anche di questo problema che altri non hanno risolto».

Un deterrente per assicurare l’incolumità di chi opera sulle ambulanze del 118 che, però, da solo non basta. «Le telecamere sui mezzi — dice Paolo Monorchio, presidente della Croce rossa di Napoli — fanno certamente sentire più sicuri gli operatori sanitari, ma oltre alla deterrenza si deve puntare alla soluzione che è una formazione culturale nei quartieri difficili delle città, nelle scuole. Bisogna parlare — spiega — nei quartieri difficili con le persone, fargli capire che chi lavora in un pronto soccorso o in un’ambulanza sta lavorando per loro. Purtroppo c’è una ostilità generale nei confronti di chi lavora nel settore pubblico, come testimonia l’aggression­e ai vigili di fuoco di qualche giorno fa a Milano. È un problema della nostra società di oggi e non riguarda solo Napoli. Poi è chiaro che le telecamere sono positive come anche la bodycam, gli operatori si sentiranno meno soli, potranno subito lanciare un allarme». E se le Ambulanze diventano sempre più sicure, diminuisce il numero di aspiranti medici e paramedici pronti a salire a bordo dei mezzi di soccorso. «È vero — spiega Monorchio — ci sono meno persone vogliono lavorare a bordo delle Ambulanze. C’è stata una diminuzion­e sensibile di aspiranti alle ambulanze».

Intanto nella notte tra martedì e mercoledì si è registrata una nuova aggression­e ai danni di personale medico. E successo all’ospedale Cardarelli, dove due infermiere sono state minacciate dal parente di un degente per motivi legati agli orari di visita. E’ l’undicesimo episodio dall’inizio del 2020, l’ennesimo e non più tollerabil­e.

 ??  ??
 ??  ?? Sicurezza
La nuova ambulanza con le telecamere Bodycam sulle tute degli operatori sanitari
Sicurezza La nuova ambulanza con le telecamere Bodycam sulle tute degli operatori sanitari

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy